Curiosità - 30 novembre 2022, 11:19

Bra, spettacolare scatto di Tino Gerbaldo della chiesa di Sant’Andrea nella festa liturgica di oggi, 30 novembre 

Una ricorrenza molto sentita dalla comunità parrocchiale che anima la chiesa dedicata al ‘primo’ degli apostoli di Cristo 

Lo scatto del fotografo braidese Tino Gerbaldo

Lo scatto del fotografo braidese Tino Gerbaldo

Oggi, 30 novembre Bra festeggia Sant’Andrea in occasione della memoria liturgica. Una ricorrenza molto sentita dalla comunità parrocchiale guidata da don Giorgio Garrone e che anima la chiesa dedicata al primo degli apostoli di Cristo. 

Bellissimo lo scatto aereo del fotografo Tino Gerbaldo che ci offre una visione inedita di questo scrigno del barocco piemontese eretto su disegno di Gian Lorenzo Bernini e sviluppato da Guarino Guarini. 

Costruita tra il 1672 e il 1687 la chiesa, che si affaccia su piazza Caduti per la Libertà, venne realizzata grazie al contributo di tutti i cittadini che oltre ad offerte in denaro misero a disposizione giornate di lavoro. 

L’edificio di culto si presenta con una pianta a tre navate ed una facciata ornata da grandi colonne corinzie. La conclusione dei lavori consente ora di guardare con rinnovato orgoglio la parrocchiale, un’opera d’arte esposta alla permanente visione collettiva e parte del patrimonio artistico urbano che arricchisce Bra rendendola speciale. 

All’apostolo Andrea spetta il titolo di ‘Primo chiamato’. Ed è singolare il fatto che, nel Vangelo, sia perfino annotata l’ora (le quattro del pomeriggio) del suo primo incontro e primo appuntamento con Gesù. Fu poi Andrea a comunicare al fratello Pietro la scoperta del Messia e a condurlo in fretta da Lui. 

La sua presenza è sottolineata in modo particolare nell’episodio della moltiplicazione dei pani. Sappiamo inoltre che, proprio ad Andrea, si rivolsero dei greci che volevano conoscere Gesù, ed egli li condusse al Divino Maestro. Su di lui non abbiamo altre notizie certe, anche se, nei secoli successivi, vennero divulgati degli Atti che lo riguardano, ma che hanno scarsa attendibilità. Secondo gli antichi scrittori cristiani, l’apostolo Andrea avrebbe evangelizzato l’Asia minore e le regioni lungo il mar Nero, giungendo fino al Volga. È perciò onorato come patrono in Romania, ma pure in Ucraina e Russia, dove oggi più che mai è invocata la sua intercessione, perché finisca la guerra. 

Toccante è la ‘passione’ che racconta la morte dell’apostolo, che sarebbe avvenuta a Patrasso, in Acaia: condannato al supplizio della croce, egli stesso avrebbe chiesto d’essere appeso ad una croce particolare fatta a forma di X (croce che da allora porta il suo nome) e che evoca l’iniziale greca del nome di Cristo. 

La Legenda aurea riferisce che Andrea andò incontro alla sua croce con questa splendida invocazione sulle labbra: “Salve Croce, santificata dal corpo di Gesù e impreziosita dalle gemme del suo sangue… Vengo a te pieno di sicurezza e di gioia, affinché tu riceva il discepolo di Colui che su di te è morto. Croce buona, a lungo desiderata, che le membra del Signore hanno rivestito di tanta bellezza! Da sempre io ti ho amata e ho desiderato di abbracciarti… Accoglimi e portami dal mio Maestro”.

Silvia Gullino

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