Economia - 30 gennaio 2023, 17:08

Giochi con carte napoletane: scopriamo i più diffusi

Quali sono i più diffusi giochi di carte che prevedono l’utilizzo del classico mazzo di carte napoletane?

Giochi con carte napoletane: scopriamo i più diffusi

Quali sono i più diffusi giochi di carte che prevedono l’utilizzo del classico mazzo di carte napoletane? In quest’articolo menzioneremo quelli più conosciuti e rispondere a questa domanda equivale a percorrere un pezzo di storia italiana per quel che riguarda quest’hobby così fortemente radicato nella nostra cultura.

Cosa si intende per carte napoletane?

Prima di entrare nel dettaglio, rispondiamo ad una domanda fondamentale: che cosa si intende esattamente per “carte napoletane”?

Le carte napoletane sono la variante più diffusa delle carte italiane, il cui mazzo di compone di 40 carte e 4 diversi semi.

Quelle napoletane non sono le uniche carte italiane, è infatti possibile ricordare le carte trevigiane, quelle piacentine, quelle milanesi, solo per fare alcuni esempi, e le differenze tra queste tipologie sono di natura puramente grafica.

L’espressione “carte napoletane”, dunque, viene utilizzata per indicare le carte italiane a livello generale, non a caso la App di giochi di carte online Digitalmoka parla, in quest’approfondimento, di giochi con le carte napoletane in riferimento a tutti quelli che possono essere compiuti con carte italiane, che siano anche varianti differenti rispetto a quella partenopea.

Giochi con carte napoletane: ecco i più diffusi

Fatta la doverosa premessa, facciamo ora il punto su quali sono i giochi più diffusi a cui ci si può divertire utilizzando dei mazzi di carte napoletane, o comunque italiane, giochi i cui nomi evocheranno probabilmente ricordi lontani, momenti conviviali con gli amici e magari indimenticabili Festività trascorse con i parenti.

1 - Solitario

Il solitario è sicuramente un gioco “anomalo” essendo, tra quelli che citeremo, l’unico a cui ci si può dilettare da soli, senza sfidare nessuno.

Quanto al solitario, è interessante sottolineare che ne esistono diverse varianti: il “klondike”, ovvero quello che è stato per lunghi anni il passatempo per eccellenza a cui dilettarsi al computer, prevede l’utilizzo di carte francesi, ma esistono assolutamente dei solitari basati sull’utilizzo di carte italiane.

2 – Asso pigliatutto

Diffusissimo e molto semplice, non a caso è considerato una variante più facile della classica scopa, l’asso pigliatutto prevede che il giocatore abbia l’obiettivo di accumulare più carte possibili e chi dispone di un asso può prendere tutte le carte presenti sul banco.

3 – Rubamazzetto

Anche il cosiddetto rubamazzetto è considerato una versione semplificata della scopa.

Anche in questo caso l’obiettivo del giocatore è quello di prendere più carte possibili e il regolamento prevede che, in determinate circostanze, un giocatore possa “rubare” l’intero mazzetto dell’avversario.

4 – Scopa

La scopa è probabilmente il gioco disputabile con carte napoletane più noto in assoluto.

Nella scopa, il giocatore non ha esclusivamente l’obiettivo di prendere più carte dei propri avversari, bensì quello di ottenere il punteggio più alto.

Un punto viene riconosciuto se si prendono più carte, appunto, ma anche se si fa la “settanta”, ovvero se si prendono più 7 degli avversari, se si fanno i “denari”, ovvero se si prendono più carte appartenenti al seme di denari, e se si prende il cosiddetto “settebello”, ovvero il 7 di denari.

Oltre a tali punti, ci si assicura un punto ogni qual volta si fa una scopa, ovvero quando, con la propria presa, si “pulisce” completamente il banco, a prescindere da quante siano le carte a disposizione.

5 – Scopone scientifico

Lo scopone scientifico è invece una variante più complessa della classica scopa.

Tale gioco prevede che a sfidarsi siano necessariamente 2 coppie da 2 giocatori (nella scopa si può fare anche la classica partita 1 contro 1), inoltre devono essere rispettate anche delle regole ulteriori.

6 – Sette e mezzo

Vera icona delle Festività, il Sette e mezzo può coinvolgere dai 2 ai 12 giocatori e prevede in tutti i casi che un giocatore operi come “banco”.

Al giocatore viene data una carta (anche il mazziere ne da una a se stesso), e può scegliere di chiamarne delle altre nell’ordine di una per volta: l’obiettivo è quello di totalizzare il punteggio più alto di quello totalizzato dal mazziere senza superare il 7,5, cifra oltre cui si “sballa” e si perde definitivamente.

Le carte dall’1 al 7 hanno un valore corrispondente al loro numero, le figure valgono 0,5 mentre il Re di denari è una sorta di jolly che può assumere liberamente qualsiasi valore numerico intero.

7 – Briscola

La briscola è, assieme alla scopa, una delle principali colonne dei giochi di carte nostrani.

Nella briscola i valori di presa delle varie carte sono del tutto differenti rispetto a quelli della scopa, e il giocatore ha l’obiettivo di raggiungere il punteggio minimo di 61 su 120.

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