Attualità - 31 gennaio 2023, 11:40

A Torino i funerali di Maria Luisa Sini, nipote di Cesare Pavese

Figlia della sorella Maria, aveva 94 anni. Con lo scrittore condivise gli anni dal 1930 alla sua tragica morte in un albergo di piazza Carlo Felice nel 1950. Due anni fa la partecipazione al Premio Pavese e il suo personale ricordo dell’intellettuale santostefanese

Maria Luisa Sini, 94 anni (foto Fondazione Cesare Pavese)

Maria Luisa Sini, 94 anni (foto Fondazione Cesare Pavese)

Dopo i funerali in programma questa mattina (martedì 31 gennaio) nella chiesa parrocchiale della Beata Vergine delle Grazie, quartiere Crocetta a Torino, riposerà nel cimitero monumentale del capoluogo regionale Maria Luisa Sini, nipote di Cesare Pavese.

La donna, 94 anni, si è spenta sabato 28 gennaio. Tra i discendenti dello scrittore santostefanese, era l’ultima dei suoi familiari ad averne avuta una conoscenza diretta: figlia della sorella Maria e del cognato Guglielmo Sini, con l’autore de "La luna e i falò" aveva infatti convissuto nell’alloggio della famiglia Sini di via Lamarmora a Torino negli anni trascorsi tra il 1930 – quando, alla morte del padre, lo scrittore si trasferì con la madre e la sorella Cesarina proprio presso la sorella – al giorno in cui, il 27 agosto 1950, Pavese si tolse la vita nella stanza 324 dell’Hotel Roma di piazza Carlo Felice.

Laureata in Lettere, Maria Luisa Sini fu insegnante presso la scuola Sant’Anna di corso Re Umberto a Torino. Si sposò col chimico Andrea Cossa Majno di Capriglio, col quale ebbe due figli: Maurizio, avvocato e membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Pavese di Santo Stefano Belbo, scomparso lo scorso 27 febbraio a soli 65 anni, e Lauretta, che fu ospite a Santo Stefano Belbo ancora nel giugno scorso, per la presentazione dei lavori di valorizzazione dell’area cimiteriale destinata a ospitare la tomba dello scrittore, che dal 2002 riposa nel centro della Valle Belbo.

Due anni addietro Maria Luisa Sini partecipò alla cerimonia di consegna del Premio Pavese 2020, raccontando il suo personale rapporto con lo zio, tra i maggiori intellettuali della scena italiana del Novecento. Analogo racconto è stato raccolto dalla fondazione santostefanese nel "Cesare Pavese. L'uomo" [guarda qui].

Ezio Massucco

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