"Confermo grande ammirazione per la Sovrintendente Lisa Accurti ma mi pare che dopo la riunione al Ministero saranno semplicemente adottate delle migliorie ambientali al tracciato. Non è mia intenzione aprire una battaglia contro il completamento di questa autostrada, che resta comunque realizzata con da progettisti analfabeti, ma si sa che fin dall'inizio doveva obbedire a necessità clientelari. Così ora avremo un'autostrada in parte dentro il Parco Fluviale Gesso-Stura e in parte dentro territori UNESCO”.
Commenta così Ugo Sturlese, consigliere comunale di Cuneo per i Beni Comuni, gli ultimi sviluppi sul progetto di completamento dell'Asti-Cuneo a seguito dell'incontro romano tra Alberto Cirio e Marco Gabusi, il ministro Gennaro Sangiuliano e il viceministro Edoardo Rixi - più i rappresentanti della società concessionaria - tenutosi il 9 febbraio scorso.
Durante l'incontro in questione si è realizzato un approfondimento sulle criticità di tipo documentale e tecnico espresse dal Ministero della Cultura; non sono state evidenziate criticità infrastrutturali ma la necessità di fornire documentazione ulteriore e potenziare gli interventi di mitigazione ambientale. Ieri - lunedì 13 febbraio - gli uffici della Sovrintendenza a Torino hanno ospitato un nuovo momento di dibattito tra gli organi regionali e il direttore generale del Ministero Mario Turetta, in cui sono state analizzate le criticità sollevate nell’incontro con Sangiuliano: è stata occasione per definire il cronoprogramma dei prossimi passi, ovvero l'invio della documentazione integrativa da parte del concessionario entro la fine della settimana e l'incontro - si spera definitivo - del 24 febbraio prossimo (che dovrebbe dare ‘luce verde’ per procedere con i lavori conclusivi).
Prospettive confermate nella sostanza anche da Gabusi - incalzato dal consigliere regionale Maurizio Marello - nel corso del question time in Regione: "Le ragioni della Sovrintendenza si sono dimostrate ostative ma non procedurali - ha detto - . Non c’è volontà di andare contro l’opera ma di migliorare alcuni passaggi, ci sono state avanzate poche richieste evidenziando dettagli da definire sul viadotto tra la strada ‘dei vini’ e il ponte di Pollenzo. Siamo ottimisti”.