Attualità - 03 marzo 2023, 15:08

Cuneo e l'assistenza domiciliare agli anziani: la città portavoce di un 'cambio del welfare'

L'ordine del giorno presentato dalle forze di maggioranza in consiglio comunale ha ricevuto il sostegno unanime di tutta l'assemblea

Foto generica - Pixabay

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Il Comune di Cuneo si schiera al fianco di chi promuove e auspica una maggiore risonanza – e risorse più ampie e puntuali – rispetto all’attività delle cure domiciliari rivolte ad anziani non autosufficienti: nella serata di martedì 28 febbraio, in consiglio comunale, l’intera assemblea ha giudicato favorevolmente l’ordine del giorno presentato congiuntamente dalle forze di maggioranza (Cuneo Solidale Democratica, Crescere Insieme, Centro per Cuneo, PD e Gruppo misto di maggioranza) sul tema.

La domiciliarità è il contesto per definirci, specie quando si è anziani: lasciarli il più possibile in un ambiente familiare permette di tutelarli salvaguardandone l’unicità e i rapporti interpersonali fuori e dentro il nucleo familiare” ha spiegato Stefania D’Ulisse, capogruppo di Cuneo Solidale Democratica e autrice dell’illustrazione dell’ordine del giorno.

Si tratta di un tema prioritario per il territorio cuneese, che conta circa 39.000 ultra sessantacinquenni, e per quello di competenza del Consorzio Socio Assistenziale, che vede 215 anziani in attesa del contributo economico per la domiciliarità e circa altri 400 in attesa di residenzialità – ha proseguito la consigliera - . Le cure domiciliari rappresentano la nuova frontiera non solo del sociale ma anche del sanitario: poter offrire qualità nelle cure domiciliari e interventi più personalizzati si può tradurre in costi più bassi, diminuzione dei ricoveri inappropriati e dell’intasamento dei pronto soccorso”.

Spesso è difficile capire ‘chi fa cosa’, a chi ci si deve rivolgere per ottenere le cose – ha concluso D’Ulisse - . Per questo abbiamo pensato sia utile che sindaco e giunta si facciano portavoce rispetto gli enti competenti sull’importanza della tematica”.

I consiglieri chiedono una revisione del welfare

Il voto unanimamente positivo dell’assemblea svela il generale sostegno di tutti i consiglieri alla proposta, ma alcuni consiglieri sono intervenuti per offrire ulteriori spunti: tra gli altri, quelli più legati per ragioni professionali all’ambito della sanità (territoriale e non).

Tutti gli interventi – come quello di Luciana Toselli (Cuneo per i Beni Comuni), Antonino Pittari (Gruppo misto di maggioranza) e Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) – hanno toccato la tematica delle condizioni della medicina del territorio, tanto critiche da rendere difficile un’assistenza domiciliare sempre pronta ed efficace. Senza distinzioni, i consiglieri hanno richiesto un sostanziale cambio di concezione sulla sanità, che metta al centro il territorio e non gli ospedali.

Elio Beccaria (Crescere Insieme) ha invece posto l’attenzione sui maggiori costi – occorsi a partire dall’inizio dell’anno – che hanno impattato le famiglie con badanti al lavoro. Una maggiorazione del 9%, ovvero 120 euro in più al mese in busta paga: “Segnalo la preoccupazione dei cittadini, che ora devono far fronte a una spesa aggiuntiva e molto alta – ha detto – ; se le cose non cambiano in diversi faranno fatica a starci dietro e diventerà difficile tenere l’anziano in casa”.

Simone Giraudi

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