L’impennata inflazionistica registrata a inizio 2023 ha provocato una grave svalutazione del potere d’acquisto della moneta. Di conseguenza, con la stessa quantità di denaro è possibile acquistare meno beni e servizi rispetto a prima.
Nel proprio piccolo, ogni persona può proteggersi dall’impatto dell’inflazione. Esistono alcune strategie per evitare che i propri risparmi soffrano eccessivamente i suoi effetti ed è possibile conoscere i principali metodi per proteggersi dalle pressioni inflazionistiche qui.
Una di queste strategie è intraprendere degli investimenti. In questo modo, si evita che il proprio denaro subisca gravi perdite di valore e, allo stesso tempo, ci si garantisce un guadagno futuro.
C’è da tenere presente che l’inflazione ha un impatto negativo non solo sui consumatori, ma anche sulle aziende e i dipendenti privati. Inoltre, l’inflazione può avere un impatto significativo sugli investimenti delle aziende, compromettendone il valore. Per questo motivo è importante scegliere i tipi di investimenti più adatti alla propria posizione economica.
Una possibilità che andrebbe presa in considerazione dalle imprese e dai professionisti è investire in campagne pubblicitarie. Dal 2016, in Italia, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria propone il “Bonus Pubblicità”. Si tratta di un’iniziativa che crea un’occasione perfetta per chi ha intenzione di investire, dati i benefici derivanti dall’agevolazione sul credito d’imposta.
Infatti, imprese, lavoratori autonomi ed enti commerciali, decidendo di intraprendere investimenti in campagne pubblicitarie su stampa quotidiana, periodica e su emittenti radiofoniche e televisive locali, ottengono una detrazione fiscale sulle spese sostenute del 75%.
Tuttavia, bisogna tenere presente che investire in opere pubblicitarie destinate alla pubblicazione su social media, Google o alla divulgazione mediante volantini cartacei periodici o cartelloni non rientra nell’iniziativa.
Contrariamente a quanto concesso durante la pandemia, per beneficiare del bonus, è necessario che gli investimenti pubblicitari siano incrementali. Ovvero, i risparmi impiegati nel 2023 in pubblicità, sui mezzi di informazione sopraelencati, dovranno essere di valore superiore all’1% rispetto all’anno precedente. Il credito d’imposta sarà garantito solo sulla porzione di spesa in eccesso, nel limite massimo di 30 milioni di euro.
La presentazione della domanda di richiesta d’agevolazione mediante la “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta” è effettuabile sui canali telematici dell’Agenzia delle Entrate. La finestra di prenotazione delle risorse è attiva dal 1° al 31 marzo 2023. Dopodiché, sarà stilato un elenco dei soggetti che hanno avanzato la richiesta, indicando il credito d’imposta fruibile da ciascun soggetto. In ultimo, conseguentemente alla presentazione della “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati”, sarà pubblicata la lista finale dei soggetti ammessi alla fruizione del credito.
In definitiva, investire in pubblicità e comunicazione è investire in modo intelligente. Di base, questa tipologia di investimento garantisce sia profitti a breve che a lungo termine. Nell’immediato, le pubblicità migliorano la reputazione dell’azienda, fidelizzano i clienti esistenti e attraggono un nuovo pubblico. Nel medio e lungo termine permettono un rientro del capitale investito in termini di incremento nelle vendite.
Infine, considerando il periodo di instabilità economica e i vantaggi che possono derivare da un buon investimento come quello in pubblicità, il Bonus Pubblicità è un’opportunità per mantenere una crescita. Oltre ad incentivare il movimento economico, il Bonus permette alle singole imprese di ottenere guadagni extra grazie al credito d’imposta.





