Scuole e corsi - 14 marzo 2023, 16:01

Si iscrivono in 34 ma il Provveditore non concede due classi prime: in 7 fuori dal liceo musicale di Cuneo?

Ci sono anche tre persone con disabilità. Tutti hanno superato l'esame di idoneità. La segnalazione arriva dalle famiglie: “Il liceo musicale è molto specifico e non esiste una alternativa equivalente. A marzo dove ci iscriviamo?” “No alle classi pollaio”. Solo il Provveditore reggente Suraniti può concedere una deroga, ma non risponde alle nostre domande

Si iscrivono in 34 ma il Provveditore non concede due classi prime: in 7 fuori dal liceo musicale di Cuneo?

In 34 hanno scelto il liceo musicale Ego Bianchi Virginio di Cuneo, di cui tre ragazzi con disabilità. Hanno superato il test di ammissione per iscriversi al prossimo anno scolastico, ma in sette rischiano di restare fuori.

Il motivo? Il Provveditorato di Cuneo non concede le due classi prime. Dunque, considerando una media di due bocciati dalle due prime uscenti (18 e 19 alunni, ndr), verrà attivata una sezione di 27 studenti fino ad un massimo di 30. I ragazzi saranno esclusi in base alla graduatoria dell'esame di idoneità.

La segnalazione ci arriva dalle famiglie.

“Mia figlia ha superato il test e la scuola ci aveva garantito che sarebbe entrata, eppure la scorsa settimana ci arriva la lettera in cui si paventa la sua esclusione. Si tratta di una promessa fatta alle famiglie che non viene mantenuta, anche se in buona fede – ci racconta una mamma -. Siamo dispiaciuti perchè, la sua, è stata una scelta di passione. Il liceo musicale è molto specifico e non esiste una alternativa equivalente. E poi a marzo dove la iscrivo? Dovremmo accontentarci. E questo è davvero triste”.

A lamentarsi non sono solo i genitori degli esclusi. “Mia figlia è alta in graduatoria - commenta un'altra mamma -. Però non siamo molto contenti di vederla in una classe pollaio. Quale può essere la qualità di insegnamento in una sezione di trenta studenti? L'anno scorso sono uscite due quinte. Perchè non possono fare una deroga e attivare due prime a settembre? Il rischio è che rimangano fuori i soggetti più fragili e questo non è giusto”.

Come detto, la colpa non è della scuola: “In 24 anni non è mai successo di mandare a casa qualcuno. La scuola è sempre stata inclusiva per far crescere la musica in un territorio come Cuneo dove c'è un Conservatorio con cui si collabora. Facciamo una selezione a priori per capire le competenze musicali dei ragazzi. Si ri-orienta quando riscontriamo dei problemi. E questi 34 ragazzi sono per noi tutti idonei”.

“Noi docenti del liceo musicale siamo compatti e uniti e siamo molto dispiaciuti e affranti per le famiglie e soprattutto per i ragazzi, perché non è possibile ri-orientare chi ha la passione per la musica – commentano gli insegnanti –. Questi ragazzi hanno scelto il Liceo Musicale e hanno il diritto di poterlo frequentare, per noi è una grande delusione non avere la possibilità di attivare due prime”.

Quello di Cuneo è un liceo storico. Nato nel 1999 grazie alla sperimentazione con il “progetto Mozart” è stato uno dei primi istituti in Italia. Nel 2010 - dopo la riforma Gelmini che ha previsto l'istituzione del liceo musicale ordinamentale, nella misura di uno per Provincia - fin da subito fu concesso al liceo musicale di Cuneo il mantenimento delle due sezioni, già da tempo raggiunte, in virtù della sua funzione di “capofila” negli anni di sperimentazione.

Eppure da allora non ha ancora una sede: divide le aule con il liceo artistico in corso De Gasperi, oltre alle succursali in via Schiaparelli e dai Salesiani.

Già nel 2019 venne concessa solamente una classe prima, pur figurando tra i 31 iscritti al 31 gennaio (termine ultimo per le iscrizioni) una persona con disabilità.

Contestualmente fu fatto nascere “in deroga” rispetto alla normativa vigente una classe prima di liceo musicale anche presso il liceo “Leonardo da Vinci” di Alba.

Situazione analoga nel 2020 quando, in piena pandemia, ci furono 31 domande di iscrizione con due disabili e venne concessa una sola classe prima. Sempre in difformità dalla normativa vigente fu attivata di nuovo la classe prima presso il liceo musicale di Alba.

Nel 2021 un totale di 20 iscrizioni ed una classe prima a Cuneo. Nessuna classe prima invece al liceo di Alba, che non raggiungeva il numero minimo utile.

Nel 2022 con l’arrivo di ben 38 iscrizioni, viene nuovamente concessa l’attivazione di due classi prime al liceo musicale di Cuneo consentendo, con un numero finalmente accettabile di alunni per classe, un’attività didattica veramente formativa, inclusiva e motivante per tutti gli alunni iscritti. Sempre “in deroga” anche al liceo musicale di Alba è stata attivata la classe prima.

Si arriva quindi al 2023 con 34 iscrizioni di cui tre disabilità e la mancata concessione della seconda classe prima al liceo musicale di Cuneo, nonostante escano due classi quinte e quindi l’organico rimarrebbe invariato. Perdura, invece, la “deroga” per istituire nuovamente la classe prima al Liceo Musicale di Alba.

L'unico che potrebbe concedere le due classi in deroga è il provveditore regionale Stefano Suraniti, reggente a Cuneo. Abbiamo tentato di contattarlo in tutti i modi ma non ci ha mai risposto. Né al telefono, né via mail.

Suraniti applica la legge. Come riporta il sito del MIUR (Ministero dell'Istruzione e del Merito): “Le sezioni della scuola secondaria superiore sono costituite con un numero minimo 27 alunni. Eventuali iscritti in eccedenza dovranno essere ridistribuiti nelle classi dello stesso istituto, sede coordinata e sezione staccata, senza superare il numero di 30 alunni per classe. Le classi del primo anno di corso delle sedi coordinate e delle sezioni staccate e aggregate, le sezioni di diverso indirizzo o specializzazione funzionanti con un solo corso devono essere costituite con un numero minimo di 25 alunni”. Ma si legge anche: “Il numero degli alunni nelle classi iniziali che accolgono alunni diversamente abili non può superare il limite di 20, purché sia motivata la necessità di tale consistenza numerica, in rapporto alle esigenze formative degli alunni disabili”

Del caso si sta occupando l'onorevole cuneese Monica Ciaburro: “Sotto il profilo normativo il Provveditore potrebbe anche avere ragione. Tuttavia, se si considera il contesto, il caso necessiterebbe di una deroga. Non è egoismo cuneese. Si dovrebbe andare in deroga per la situazione contingente in termini di sostenibilità, di valore aggiunto, di contesto sociale e di storicità. Non dobbiamo ragionare solo con i numeri. Qui parliamo di studenti che sono il nostro futuro, e di insegnanti che con passione e determinazione hanno portato avanti un fiore all'occhiello della nostra Provincia”.

Cristina Mazzariello

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