Attualità - 04 aprile 2023, 18:07

Cuneo, la Casa della Sostenibilità torna bar? "Pensiamo a connubio tra ristorazione e Agenda 2030"

Ieri sera (3 aprile) l'assessore Spedale ha illustrato la nuova proposta di gestione in commissione consiliare. Boselli poco convinto: "Ennesima volta in cui l'amministrazione torna sui propri passi"

L'entrata della Casa della Sostenibilità

L'entrata della Casa della Sostenibilità

Un esercizio di somministrazione – bar e piccola ristorazione – che agisca in accordo alle tematiche della sostenibilità presenti nella pianificazione strategica del Comune di Cuneo e nell’agenda 2030, assumendo il ruolo non solo di un importante punto di socialità ma anche quello di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza: è questa la proposta che l’amministrazione comunale del capoluogo ha in mente per l’immobile nel parco della Resistenza, ex sede della Casa della Sostenibilità e dell’Altro Baladin.

La proposta è stata al centro della commissione consiliare tenutasi nella serata di ieri (lunedì 3 aprile) in sala Vinaj. A relazionare sul progetto e sulle prospettive future dell’immobile l’assessore Alessandro Spedale, che ha anche ricapitolato la vita della struttura, punto importante di uno scenario – quello del parco della Resistenza – che sta particolarmente a cuore alla cittadinanza cuneese sia per al sua frequentazione che per l’importanza a livello storico.

La Casa della Sostenibilità ha aperto i battenti in maniera ufficiale nell’aprile dell’anno scorso, in concomitanza con la presentazione del documento ufficiale sulla pianificazione strategica del Comune: sino all’ottobre dello stesso hanno ha collezionato 1.500 passaggi – di cui oltre 1.000 tra bambini, adolescenti e giovani universitari – e ha visto circa 250 persone partecipare agli eventi realizzati nell’occasione dei pomeriggi di apertura.

Secondo Spedale, però, sono state riscontrate alcune criticità come il doversi organizzare per assicurare le aperture, la necessità di non considerare la Casa come una delle tante strutture o sale comunali già esistenti, la mancanza di climatizzazione e riscaldamento e l’obbligatorietà, nel sopperirvi, a guardare a sistemi che fossero davvero sostenibili per non incorrere in ipocrisie. Questo, a fronte dell’alta richiesta di un punto di somministrazione che servisse la zona del parco e del viale degli Angeli, e che potesse anche valorizzare e animare l’area.

Un bar-sostenibile che rilanci la zona del parco

Abbiamo proposto di pensare a un locale bar incentrato sulle tematiche dello sviluppo sostenibile – ha spiegato Spedale - : alle attività già sperimentate nella prima fase aggiungiamo un esercizio di piccola ristorazione, unendo servizio alla comunità e sensibilizzazione”.

Una proposta innovativa da portare avanti in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale. E che vedrebbe il gestore eventuale – concessionario per 15 anni a un canone annuo di almeno 20.000 euro – sostenere costi, adeguare gli impianti, ripristinare, sorvegliare e manutenere le aree interne ed esterne, ma soprattutto prevedere l’organizzazione di almeno otto eventi all’anno (nei 300 di apertura minima) di rilievo significativo per rilanciare la funzione aggregativa dell’area.

Appena possibile la giunta approverà i criteri generali del bando di gestione, che verrà poi perfezionato da una determina dirigenziale e pubblicato – ha aggiunto ancora Spedale - . Essendo una location che va a intercettare la bella stagione sarebbe importante procedere in modo che il futuro gestore possa iniziare l’attività con l’arrivo dell’estate”.

Boselli, poco convinto: "Basta dire 'ci siamo sbagliati'"

Non tutti, però, si sono dimostrati d’accordo con la proposta o del tutto suoi sostenitori già in sede di commissione. Come il consigliere comunale Giancarlo Boselli (Indipedenti), che ha definito la Casa della Sosteniblità un’opera “inaugurata in pompa magna da Borgna e Manassero ma ora inutilizzata”.

Prima bar, poi Casa della Sostenibilità, ora ci è stata presentata una fumosissima crasi tra le due in cui il nuovo gestore dovrebbe garantire otto eventi e fare ‘cose sostenibili’. Insomma, un’altra brutta figura della maggioranza, che non vuol ammettere di essere tornata suoi suoi passi ancora una volta. Basta dire ‘ci siamo sbagliati, lì serve un bar’” ha concluso il capogruppo indipendente.

Simone Giraudi

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