Attualità - 24 aprile 2023, 17:51

A Clavesana il dottor Scognamiglio svela il “fattore carne di Razza Piemontese” 


Grande seguito per la tappa cuneese della “Divina Trilogia” dei Discepoli di Escoffier presentata da Renata Cantamessa con la partecipazione di Coalvi, Anaborapi e Perucca (Confraternita Bue Grasso)

Alcune immagini del riuscito incontro tenuto alla Cantina di Clavesana

Alcune immagini del riuscito incontro tenuto alla Cantina di Clavesana

Tris di successo dal tutto esaurito per la “Divina Trilogia”, la rassegna itinerante promossa dai Discepoli d’Auguste Escoffier di Piemonte e Valle d’Aosta e rivolta ai professionisti del mondo della gastronomia, dell’educazione e alla stampa di settore con il coordinamento del dottor Michele Scognamiglio, specialista in Scienza dell’Alimentazione e Nutrizione Clinica, Microbiologia, Biochimica e Patologia Clinica.

Un faccia a faccia di impatto tra tavola e salute che ha destato grande interesse e nuove evidenze tra scienza e innovazione soprattutto nella “puntata” cuneese del tour divulgativo, come ironicamente preannunciato dal titolo “Carne: se ne dicono di cotte e crude”, ospitata nel forum della Cantina di Clavesana e magistralmente animata dallo scienziato-comunicatore, che ha illustrato al pubblico di operatori della filiera il “fattore carne di Razza Piemontese” risalendo all’antichissima liaison tra uomo e carne.

“Nessun alimento, da solo, può fare solo bene o solo male. E salute non è solo assenza di malattie – ha ribadito - Il benessere è una questione molto più ampia e olistica, costruita da corrette combinazioni alimentari, dalla conoscenza, qualità e tracciabilità della materia prima, dall’equilibrio nutrizionale rispetto alle esigenze e abitudini di ogni persona. La salute non è omologabile, esattamente come le carni non sono tutte uguali”.

L’analisi stimolante del medico-divulgatore si è poi focalizzata sui must nutrizionali della carne, concentrati nella straordinaria cooperazione tra proteine nobili, ferro eme, zinco e vitamina B12, per poi passare alla narrazione dei “matrimoni di gusto e salute” che possono riservare a carne, formaggi e vino di filiera piemontese una nuova valenza all’interno della dieta, senza per questo sconfessare i fondamentali della scienza e le indicazioni dell’OMS.

Alla base della “Divina Trilogia”, dunque, tutti i come e i perché di un rapporto virtuoso basato sulla giusta misura, ma anche sul grande valore aggiunto del territorio di provenienza, un immenso cantiere di contenuti e progetti in divenire in cui si sono inseriti gli interventi e le esperienze di Guido Groppo (presidente COALVI), Dario Perucca (fondatore della Confraternita del Bue grasso di Carrù e del Campionato nazionale di Battuta al coltello di Trinità) e Sylvain Bottone (Centro Genetico di ANABORAPI), energicamente moderati dalla giornalista e divulgatrice agro-scientifica Renata Cantamessa.

Le riflessioni del dottor Scognamiglio hanno fondamentalmente riportato in auge il grande vanto e ruolo della dieta mediterranea, universalmente riconosciuta per il suo aiuto al mantenimento della salute, come ribadito dal presidente Escoffier di Piemonte e Valle D’Aosta Claudio Barisone: “La nostra Trilogia ha voluto offrire una ripartenza dalla distintività territoriale e nutrizionale del cibo piemontese, potenziata da un’ampia rete di collaborazioni e obiettivi condivisi con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte”.

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