Attualità - 24 aprile 2023, 17:11

Omogenitorialità e procreazione assistita, Cuneo per il riconoscimento dei bambini?

Nel consiglio comunale in programma per le serate di mercoledì e giovedì prossimo si discuterà l’ordine del giorno presentato da PD, Cuneo per i Beni Comuni e Cuneo Mia

Il consiglio comunale di Cuneo - foto di repertorio

Il consiglio comunale di Cuneo - foto di repertorio

Si parlerà anche di omogenitorialità, e del riconoscimento dei figli nati anche con procreazione medicalmente assistita praticata all’estero, nel consiglio comunale di aprile della città di Cuneo.

A dare il là alla discussione un ordine del giorno, che identifica come lo status filiationis venga riconosciuto come elemento costitutivo dell’identità personale protetta dalla Costituzione secondo l’ordinamento italiano, che si estende anche alla famiglia di fatto e a quelle composte da persone dello stesso sesso. Inoltre, l’ordinamento ha riconosciuto il rilievo giuridico della genitorialità sociale anche se non coincidente con quella biologica e nella legge sulla procreazione medicalmente assistita 40/2004 manca ufficialmente l’esplicito divieto di accogliere atti di registrazione di figli nati a seguito di tecniche praticate all’estero.

Anche la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea dichiara che in tutti gli atti relativi ai bambini l’interesse del bambino stesso venga considerato preminente. Così anche la dichiarazione delle Nazioni Unite, la Corte europea dei Diritti dell’Uomo e la Convenzione sui diritti del fanciullo dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite: nella stesura di quest’ultima l’Italia si è impegnata ad adottare tutti i provvedimenti appropriati per la tutela effettiva del fanciullo.

Il nostro paese, però, vive un grande vuoto di tutele – si evidenzia ancora nel testo dell’ordine del giorno – perché seppur non vietata la firma di riconoscimento dei legami affettivi del minore nato a seguito di tecniche di procreazione medicalmente assistita praticato all’estero, non è nemmeno garantita. Tali bambini, insomma, rischiano un’ingiustificata ascrizione alla categoria ‘nati non riconoscibili’.

La Corte Costituzionale ha preteso dal legislatore la proposta di leggi atte a risolvere l’incongruenza: in questo solco si muove l’ordine del giorno, con il quale si invita il Comune a farsi portavoce con il Parlamento per la discussione di proposte di legge nuove e modificare quelle esistenti per risolvere le gravi violazioni dei diritti preminenti del minore e per riconoscere l’eguaglianza e la pari dignità di tutte le famiglie.

L’ordine del giorno è stato presentato ufficialmente dai gruppi Partito Democratico, Cuneo per i Beni Comuni e Cuneo Mia. Se ne discuterà nella serata di giovedì 27 aprile.

Simone Giraudi

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