Attualità - 28 aprile 2023, 07:05

Cuneo e il suo sviluppo commerciale, tra opportunità (perse?) e desertificazione

In Consiglio comunale la discussione avviata dal decano Sturlese: “Che cavolo di politica commerciale state facendo?”

Il commercio cittadino al centro del dibattito in Consiglio comunale

Il commercio cittadino al centro del dibattito in Consiglio comunale

La tematica – almeno secondo il consigliere comunale di Cuneo Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni), che ha presentato un’interpellanza specifica sull’argomento nel Consiglio comunale di aprile – è doppia: desertificazione delle strade e mancanza di frequentazione degli esercizi commerciali. Con il conseguente cambiamento, profondo, dei rapporti umani e della comunità cittadina stessa.

Una questione non indifferente che, proprio secondo Sturlese, riguarda l’orientamento della distribuzione commerciale ‘di ogni ordine e grado’. E le varie notizie che si sono succedute, anche recentemente, su progetti di realizzazione o apertura di nuove aree a vocazione commerciale (come quella di cascina Colombaro). “Molti cittadini hanno sottolineato come in città esistano già diversi supermercati e che il rapporto tra grande, media e piccola distribuzione sia già ormai alterato – ha sottolineato il decano del consiglio comunale del capoluogo -. Credo si debba fare attenzione, e che ci sia qualcosa che non funziona in questo rapporto. Ma, soprattutto, che non si possa più sottovalutare il disagio economico e quello sociale”.

“Credo sia emblematica la preoccupazione del presidente di Confcommercio – ha aggiunto il consigliere Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia)rispetto a quella che, da parte della giunta, è stata un’occasione mancata. La realizzazione della nuova area commerciale in zona cascina Colombaro/corso Alcide De Gasperi si sarebbe potuta evitare e creerà un ulteriore danno al tessuto commerciale della città”.

Anche Franco Civallero (Forza Italia) ha indicato come ‘disastrosa’ la situazione del piccolo commercio in città: “Inviterei assessore e consiglieri a fare un giro via Roma o in corso Nizza e a segnarsi quanti negozi si stanno svuotando. La possibilità di creare questo nuovo supermercato è un rischio troppo alto: la situazione è già di difficile ripresa, senza decisioni specifiche da parte della giunta a favore dei medi e dei piccoli soggetti”.

Tra i consiglieri Giancarlo Boselli (Indipendenti) e Vincenzo Pellegrino (Centro per Cuneo) è nato, a questo punto, un dibattito ‘a due’.

Il primo ha spiegato che “quando si evidenzia un eccesso di centri commerciali in una città come la nostra l’amministrazione tende a dire che ‘non ne può nulla’, e che tutto sia da ricondurre a Regione, Provincia, categorie. Ma qui, invece, serve chiarezza: questa è una scelta che avete fatto voi tramite una delibera di giunta, che impatta e impatterà pesantemente sulla città del punto di vista economico, urbanistico e di consumo del suolo; i commercianti devono saperlo che la giunta si muove in aperto conflitto con alcune sue specifiche enunciazioni”. “Sembra vogliate far finta di niente ma la responsabilità assoluta di questa scelta, di questa nuova apertura di un centro commerciale in un luogo che già ne ospita cinque, è tutta vostra”, ha concluso Boselli.

Immediata la risposta di Pellegrino, che ha sottolineato come “il Piano Regolatore nasce nel 2002 e viene votato nel 2008, quando Boselli era parte dell’amministrazione: il Piano Regolatore già prevedeva che su quest’area qui sorgesse un’area commerciale e artigianale e le sue esternazioni sono ridicole, chi ha avuto un certo tipo di passato se ne deve ricordare”.

“Errori ne ho fatti anche io, ma è chiaro che la questione del Piano Regolatore sia l’unico modo che Pellegrino ha di ribattere alle mie prese di posizione – ha ribattuto l’Indipendente -. Un attacco ripetuto ma non molto efficace: non c’è bisogno di andare tanto indietro, le cose più scandalose le avete fatto negli ultimi mesi. Pensate piuttosto a quello che succede nella vostra maggioranza”.

Serale: “Nessuna azione all’oscuro”

La risposta all’assessore Luca Serale. “Mai fatto mistero della genesi che ci ha portato alla presentazione della delibera, una decisione politica chiarissima su un’area che nasceva già commerciale – ha detto -. Si è usato lo strumento dell’accordo di programma, che è a direzione regionale e vede la partecipazione anche della Provincia”.

“Uno dei temi che tratteremo come distretto urbano del commercio è proprio la desertificazione di cui parla Sturlese
– ha aggiunto l’assessore e vicesindaco -. Il settore attività produttive lavora costantemente nell’ottica di salvaguardare i nostri utenti e nel periodo pandemico si è schierato concretamente al loro fianco”.

“Nessuno ha mai fatto nulla all’oscuro” ha concluso Serale, sottolineando come la delibera sull’area di Cascina Colombaro verrà discussa quando possibile in una commissione congiunta tra II e IV.

Simone Giraudi

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