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Agricoltura | 28 aprile 2023, 19:15

A Revello e Bagnolo Piemonte nascono le “Oasi fiorite per la biodiversità”

I due Comuni hanno aderito al «Progetto +Api». I fiori seminati ospiteranno sulle loro corolle le api e gli insetti preziosi per l’impollinazione. Realizzato con il supporto della Fondazione CRC e la Fondazione Agrion di Manta

L'oasi fiorita di Revello

L'oasi fiorita di Revello

I Comuni di Revello e Bagnolo Piemonte hanno aderito al «Progetto +Api» realizzato con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e la Fondazione Agrion di Manta.

A Revello, sono già nate le prime «Oasi fiorite per la biodiversità».

La scorsa settimana, in collaborazione con i volontari della Protezione civile e il supporto degli operai del Comune, è stato preventivamente dissodato il terreno nell’area sopra l’acquedotto comunale, sulla strada che porta in collina verso il “Campanile”. Qui alcuni alunni della prima elementare si sono divertiti a 15 varietà di sementi da cui nasceranno delle piante fiorite.

Con la loro graduale fioritura, da maggio a fine stagione, ospiteranno sulle loro corolle profumate e dai tanti colori, le api e i vari insetti preziosi per l’impollinazione.

Anche a Bagnolo Piemonte l’amministrazione comunale, dopo lo scorso anno, ha nuovamente aderito al progetto con l’obiettivo di promuovere la biodiversità attraverso la creazione delle oasi fiorite per le api e gli insetti impollinatori.

Crediamo fortemente in «+Api» dicono dal Comune - perché le api sono essenziali per il nostro pianeta in quanto sono responsabili di circa il 70% dell'impollinazione di tutte le specie vegetali e garantiscono circa il 35% della produzione di cibo globale”.

L’Agrion intende ancora una volta  avviare delle azioni per sensibilizzare e contrastare il degrado territoriale promuovendo attraverso enti, associazioni, istituzioni, cittadini e tra questi i bambini, delle iniziative per migliorare l’ambiente.

“L’impollinazione - spiegano i tecnici Agrion -  è uno dei processi chiave nella riproduzione delle piante. In Europa circa quattro specie vegetali (coltivate e selvatiche) su cinque dipendono, almeno in parte, dagli impollinatori.

In questi ultimi anni stiamo assistendo ad un forte declino degli insetti impollinatori in termini numerici e di diversità di specie e molti di essi sono sull’orlo dell’estinzione, mettendo a rischio l’equilibrio del nostro ecosistema e il benessere umano che da esso dipende. L’impatto degli impollinatori è particolarmente visibile sulla produzione alimentare”.


Anna Maria Parola

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