Sanità - 23 maggio 2023, 15:48

Liste di attesa, Icardi: “Stanziati 25 milioni per prestazioni aggiuntive”

L'assessore regionale alla Sanità è intervenuto nella puntata speciale di Backstage dedicata alla politica cuneese. Tra i temi affrontati anche l'edilizia sanitaria e la carenza di personale

L'assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi - ph Barbara Guazzone

L'assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi - ph Barbara Guazzone

“Entro la fine della nostra legislatura faremo partire delle procedure irreversibili che porteranno alla costruzione dei nuovi ospedali di Cuneo e di Savigliano nei prossimi anni”. Lo ha annunciato l'assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi nella puntata speciale di Backstage dedicata alla politica cuneese.

Incalzato dalle domande dell'editore Enrico Anghilante, l'assessore ha risposto sui temi dell'edilizia sanitaria, carenza di personale e liste di attesa.

Rivedi la puntata:

Edilizia sanitaria

Abbiamo un patrimonio di edilizia sanitaria ospedaliera estremamente vecchio. Per questo abbiamo avviato un vero e proprio piano Marshall di ristrutturazione e rifacimento ospedali. Sono dieci gli ospedali da rifare, di cui due in provincia di Cuneo”.

Nuovo ospedale di Cuneo

Per quanto riguarda l'ospedale di Cuneo, la pratica che sta procedendo con due possibilità di finanziamento. Sono fermamente convinto che vedremo la procedura di gara aperta entro la fine della nostra legislatura, quindi una procedura irreversibile con certezza di finanziamento”.

Nuovo ospedale del quadrante Nord Ovest

Sul nuovo ospedale a servizio di Savigliano-Fossano-Saluzzo è già stata identificata l'area nel comune di Savigliano sulla direttice Saluzzo. Stanno procedendo le operazioni col Comune per rendere l'area idonea area. Nel mese di giugno partiremo con la comunicazione all'Inail che entro settembre ci chiede di avere identificato il progettista. Trattasi di un investimento Inail che quindi decide il cronoprogramma. In ogni caso, con la partenza delle gare avremo aperto e concretizzato un percorso irreversibile”.

Case e ospedali di comunità

Nel contempo ci prepariamo a trasformare i vecchi nosocomi in strutture territoriali di comunità. Un percorso già iniziato su Saluzzo, che faremo a Savigliano. Oltre al rinforzo della parte riabilitativa di Fossano.

A questo si aggiunge un importante piano finanziato dai fondi Pnrr di case e ospedali di comunità. Questo dipende da Roma, Sia i progettisti che le ditte sono state selezionate a livello nazionale. In alcuni casi si è già iniziato a fare opere su una mappa di distribuzione territoriale decisa dalle Asl con la Regione Piemonte”

Liste di attesa

Intanto siamo già ai livelli pre-pandemia come liste di attesa. C'è una commissione dedicata a questo tema per mettere in campo tutti gli strumenti e recuperare il tempo perduto. Abbiamo predisposto un'ulteriore delibera e stanziato ulterori 25 milioni per pagare prestazioni aggiuntive, anche a soggetti privati accreditati. Dobbiamo però essere concreti. È un tema nazionale che presuppone interventi normativi che, da una parte favoriscano il lavoro dei medici e dall'altra disincentivino certi comportamenti. Quello che possiamo fare lo mettiamo in campo anche con nuove tecnologie. Siamo i primi in Italia ad aver strutturato, come da indicazioni nazionali, quattro linee di telemedicina (televisita, teleconsulto, telemonitoraggio e teleassistenza) che si incardinano alla piattaforma nazionale per creare un prodotto che agevola fortemente la cura dei pazienti cronici. E questo ci riduce ulteriormente le liste di attesa”.

Carenza di personale

Dobbiamo garantire il personale. Purtroppo mancano medici e infermieri, anche per una sciagurata politica di formazione. I concorsi vanno deserti. Non si trova il personale e si è costretti a ricorrere alla forma costosa dei gettonisti per tappare le falle.

Come Regione abbiamo triplicato in Piemonte le borse di studio per gli specializzandi. Erano 350 pre-pandemia e oggi sono 1050. Quindi abbiamo una capacità formativa triplicata.

C'è poi da togliere il numero chiuso a Medicina.

Inoltre abbiamo già riaperto due scuole infermieri di prossimità negli ospedali. Insomma occorre ritornare al passato e aprirne di più.

Intanto abbiamo chiesto al ministro attuale, così come avevamo fatto con quello precedente, un provvedimento straordinario che ci permetta una maggiore flessibilità nelle assunzioni, anche di non specialisti completi. Ci sono le possibilità di normare e avere un'apertura maggiore per assumere e avere più personale a disposizione”.


Cristina Mazzariello

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