Attualità - 20 settembre 2023, 17:25

Confindustria è "Al lavoro sul lavoro": nella sede di Cuneo l'incontro con Maurizio Sacconi

Al centro, la legge Biagi e la figura della vittima dei brigatisti. L'ex ministro celebra la Granda, "terra di Cavour nella quale si riconosce e si capisce Marco Biagi e l'importanza della cultura d'impresa"

Confindustria è "Al lavoro sul lavoro": nella sede di Cuneo l'incontro con Maurizio Sacconi

Confindustria Cuneo ha celebrato il ventennale della Legge Biagi con un incontro che ha visto protagonista l'ex ministro Maurizio Sacconi. "Al lavoro sul lavoro" il titolo, la sala Michele Ferrero della sede cuneese il luogo, un confronto sui temi strategici del futuro delle aziende e del tessuto sociale del Paese l'oggetto.

Insieme a loro anche l’avvocato Lea Rossi, partner dello Studio Toffoletto De Luca Tamajo, che offrirà una panoramica sulle attuali tendenze europee e su come impatteranno sulle aziende. A conclusione dei lavori la tavola rotonda moderata da Alberto Orioli, che coinvolgerà Olga Lo Conte (People Lead, Labor Relations Italy, Mondelez International), il direttore di Federmeccanica Stefano Franchi e il presidente di Adapt Emmanuele Massagli, in un dibattito focalizzato sulle nuove frontiere del lavoro e della sua remunerazione.

A introdurre i lavori, Stefania Bergia (responsabile servizio Politiche del Lavoro e Welfare di Confindustria Cuneo). "Abbiamo scelto questo titolo perché consci dei radicali cambiamenti del periodo, e perché interessati a comprendere e immaginare le prospettive sul tema a livello nazionale ed europeo - ha detto - . Di quest'ottica Marco Biagi è stato interprete coraggioso, che ha pagato molto caro il suo saper vedere oltre".

Alla direttrice Giuliana Cirio i saluti iniziali: "L'argomento dei diritti del mondo del lavoro e dei suoi sviluppi futuri sono centrali per Confindustria - ha detto - , come lo è il ricordare la figura di Marco Biagi, vittima dei brigatisti a causa (anche) del suo rifiuto di considerare come violazioni di un ordine superiore i rapporti di lavoro non standard, che proponeva di regolare e difendere. Intervenire con la nazionalizzazione della tematica del diritto al lavoro, abbandonando la sfera della libera contrattazione sarebbe un errore: la risposta non può essere in regole calate dall'alto, aspecifiche ed estranee alla logica contrattualistica".

L'ex ministro Sacconi conosceva Biagi personalmente e ne condivideva la visione prospettica: "Marco intuiva l'esaursi della seconda rivoluzione industriale, il riappropriarsi da parte dei lavoratori di un volto oltre al mero numero, e riconduceva tutto all'idea della 'società attiva' altamente inclusiva e purtroppo lontana dalla nostra - ha detto - : ancora oggi quando rileviamo una ISTAT trimestrale positiva dal punto di vista dell'occupazione dobbiamocomunque essere consci che stiamo parecchio sotto le potenzialità nostre e la media europea".

"Siamo una società in crisi dell'offerta di lavoro, determinata dal declino demografico e della cultura del lavoro, e del mismatching educativo - ha aggiunto Sacconi, lodando anche la 'terra di Cavour nella quale si riconosce e si capisce Marco Biagi e l'importanza della cultura d'impresa intesa come luogo in cui il lavoro si fa concretamente' - . Assurdo che si preferiscano i sussidi a occasioni di lavoro ma questa è una realtà fattuale; la società non dovrebbe scartare le persone ma includerle, dare loro opportunità di lavoro di qualità, un altro concetto importante per Biagi. E il lavoro di qualità non è sommerso, ma non è nemmeno 'nazionalizzato', regolato da Roma: si basa piuttosto su una regolazione adattiva, di prossimità, tra persone vere".

L’appuntamento, organizzato in collaborazione con l’associazione Adapt, si è posto l’obiettivo di riflettere sull’evoluzione che ha avuto il mondo del lavoro in Italia negli ultimi anni, analizzando anche le trasformazioni che si profilano all’orizzonte e che incideranno significativamente sul modo di organizzare e remunerare il lavoro. Un momento che ha offerto una viva testimonianza dello spirito che ha animato la genesi della legge e del percorso tortuoso che ha portato alla realtà attuale del mondo del lavoro italiano, con normative che non sempre rispondono alle esigenze delle aziende, le quali invece spingono per una potente azione riformatrice.

Simone Giraudi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

SU