Curiosità - 31 ottobre 2023, 15:25

Brividi di paura al Caffè Letterario di Bra con “Presenza oscura” di Wulf Dorn

Il romanzo perfetto da cui lasciarsi terrorizzare in vista della notte di Halloween

Brividi di paura al Caffè Letterario di Bra con “Presenza oscura” di Wulf Dorn

Programmi per la notte di Halloween? Dopo aver gironzolato per fare il classico “dolcetto o scherzetto”, vi consigliamo il divano di casa e un libro da cui lasciarsi terrorizzare.

Tra le tante storie che infestano gli scaffali delle librerie troviamo “Presenza oscura” di Wulf Dorn (Corbaccio), un thriller denso di emozioni, che ha come perno un tema che probabilmente non smetterà mai di essere discusso, sia in ambito scientifico che nelle chiacchiere tra amici: cosa succede dopo la morte? Esiste un aldilà?

Ma soprattutto, cosa ha visto la protagonista adolescente del romanzo mentre non era più in vita? Nikka ha sedici anni e quando si risveglia dal coma in ospedale fatica a ricordare cosa sia successo. Era alla festa di Halloween, questo lo ricorda, insieme alla sua amica Zoe. Ma poi? Poi, improvvisamente un blackout.

Nikka ha provato l’esperienza della morte: per ventuno terribili minuti il suo cuore ha cessato di battere, ma il suo cervello ha continuato a funzionare. E Nikka ricorda un tunnel buio in cui si intravedeva una luce e ricorda che anche Zoe era con lei. Quindi resta scioccata alla notizia che Zoe sia scomparsa proprio durante la festa e che da allora manca da casa.

Che sia stata uccisa? Nikka è convinta di no e appena riesce incomincia a cercarla… Ma fin dove sarà disposta a spingersi per salvare la sua migliore amica?

Non posso fare troppi spoiler della trama, come è ovvio, ma capitolo dopo capitolo sarà sempre più interessante seguire Nikka nel suo percorso verso la verità. Dico soltanto una cosa: meno male che c’era Sasha quella notte in discoteca!

Parallelamente alla ricerca di Zoe, la ragazza dovrà fare i conti con ciò che ha visto in quei ventuno minuti in cui è morta. Con chi ne potrebbe parlare? Che sia qualcosa di inconscio?

Anche in questo caso non posso aggiungere molto, solo che l’autore ha trovato un espediente narrativo molto interessante per raccontarci che cosa potrebbe succedere tornando indietro.

E per concludere, due parole sull’ultima pagina: che finale!

 

Silvia Gullino

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