“L'ospedale civile Sant'Antonio di Saluzzo” di Pasquale Natale è il titolo del volume, edito da Primalpe, che sarà presentato giovedì 16 novembre alle 18 al Monastero della Stella (in piazzetta Trinità, 4 a Saluzzo) in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo.
Insieme all'autore interverranno il dottor Giuseppe Costa, professore emerito di Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica, all'Università di Torino e il dottor Livio Perotti già primario di Medicina Interna all'ospedale di Saluzzo e al Santa Croce di Cuneo, moderati dal giornalista Alberto Gedda.
“Dinnanzi all'innegabile declino dell'ospedale cittadino, spiega l’autore - era sorta in me la voglia di investigare il perché di questa situazione. Mi accorsi, sin da subito, che era un impegno arduo per un semplice fruitore di cure cliniche e ignorante di politica sanitaria. Allora decisi – continua Pasquale Natale - di proporre al lettore la storia dei quasi ottocento anni di storia sanitaria nel saluzzese, costantemente raffrontata con le realtà degli ospedali della provincia di Cuneo.
Una narrazione intrisa di eccellenze, punti di forza, riconoscimenti, uomini illustri che lo esaltarono il nosocomio e benefattori che lo sostennero, ma anche carenze, ritardi, errori, non ultimo quello di non aver saputo cogliere le occasioni offerte dal Servizio Sanitario Nazionale.
Il volume è il frutto di un poderoso lavoro di ricerca volto a investigare quasi otto secoli di vita di un ente benefico, che tanto diede, seppur fra mille peripezie, alla città di Saluzzo, ma è anche un grido di dolore per la sua decadenza, frutto delle scelte adottate da più attori negli ultimi decenni.
Una mancanza di fiducia e sicurezza pervade molti cittadini, obbligati a volgere il loro sguardo a centri lontani.
L'opera è divisa in tre parti, ognuna riflette i tre periodi in cui si è evoluto l'ospedale: da ricovero di poveri, orfani, vedove e ammalati, a vero e proprio nosocomio e, infine, integrato con difficoltà nel Servizio Sanitario Nazionale.
Nel corso della trattazione le vicende della casa di cura si intersecano con la situazione e l'evoluzione della povertà nel territorio saluzzese, con la gestione delle opere di assistenza e con gli avvenimenti della città, aprendo qualche squarcio, a volte inedito, della sua vita quotidiana.
Pasquale Natale ha svolto un continuo raffronto tra la realtà del nosocomio saluzzese con i suoi omologhi nel territorio cuneese.
“Quando ho iniziato la mia ricerca – spiega l’autore – ho capito dopo poche settimane di essermi imbattuto in un argomento poco conosciuto, su cui non esisteva, fino ad ora, uno studio completo e unitario. Dall’archivio storico di Saluzzo agli archivi di Stato di Cuneo e Torino, fino a quelli parrocchiali di San Bernardino o di Staffarda, ho rinvenuto una serie di documenti davvero interessanti, che hanno permesso di raccontare una vicenda, quella dell’ospedale di Saluzzo, che nulla ha da invidiare ad altre realtà oggi forse più blasonate come Mondovì”
Il volume è formato da oltre 430 pagine corredate da 180 fotografie e documenti che raccontano gli 800 anni di storia ed evoluzione dell’ospedale di Saluzzo.
Ripercorre i mutamenti di idee che si verificarono nei confronti dell'architettura ospedaliera, dagli edifici di origine medioevale, situati all'interno del centro abitato, poco areati o addirittura malsani, a nuove costruzioni, erette su terreni posti in periferia, su ampie superfici, e salubri. Evoluzione seguita anche a Saluzzo e che nelle intenzioni dei suoi progettisti, doveva rappresentare i fasti del passato e l'importanza della città.
Vengono, inoltre menzionate le opere d'arte che l'ospedale possedeva da tempo immemore, retaggio dell'affiliazione alla confraternita del Gonfalone, della benevolenza dei marchesi e dei successivi benefattori, e man mano alienate o sparite.
Ingresso libero.






