Attualità - 22 novembre 2023, 20:40

Omaggio a Giulia Cecchettin, tra silenzi e parole d’amore, degli studenti dell'Istituto Comprensivo di Cervasca

Gli alunni si sono incamminati in una marcia silenziosa verso alcuni posti strategici del territorio, soffermandosi di fronte alle panchine rosse che simboleggiano tutte le donne vittime di violenza.

Omaggio a Giulia Cecchettin, tra silenzi e parole d’amore, degli studenti dell'Istituto Comprensivo di Cervasca

Martedì 21 novembre anche l’IC Cervasca ha partecipato al minuto di silenzio, indetto dal Ministero dell'Istruzione e del Merito, per ricordare e onorare tutte le donne vittime di violenza e, in particolare, la giovane Giulia Cecchettin.

La celebrazione, doverosa e sentita, è stata agita con uno stop di meditazione silente, ma anche attraverso momenti di riflessione e confronto sull’esigenza di costruire rispetto e inclusione, contro le brutture del pregiudizio, della sopraffazione, dell’odio e della violenza.

A Cervasca, Vignolo e Santa Croce gli alunni si sono incamminati in una marcia silenziosa verso alcuni posti strategici del territorio, soffermandosi di fronte alle panchine rosse che simboleggiano tutte le donne vittime di violenza. Qui, tenendosi per mano o posizionandosi in cerchio, oppure stringendo corde colorate simbolo di unione, hanno offerto slogan e fiori.

Prezioso anche il lavoro svolto in classe, tramite dialoghi o letture commentate di poesie - come Rispettiamo le donne, di Rita Sabatini - e citazioni di grandi pensatori inneggianti il rispetto e la forza del bene.

Alcune classi hanno prodotto una speciale cartellonistica disegnando i propri sogni per il futuro, sottolineando come il desiderio e la speranza siano diritti fondamentali che nessuno mai dovrebbe strappare agli altri.

Gli alunni della scuola dell’infanzia hanno donato simbolicamente, a Giulia e a tutte le donne vittime di violenza, i pensieri e i lavoretti realizzati per la Giornata mondiale degli alberi (che cade proprio il 21 novembre), scoprendo come le piante, al pari delle persone, respirano, crescono e possono vivere solo grazie al rispetto e alla cura, e solo se nessuno le calpesta o le taglia.

Grazie agli svariati percorsi di Educazione Civica agiti per onorare le donne vittime di violenza, l’omaggio a Giulia, seppur introdotto da un minuto silenzioso, si è manifestato anche come ‘rumore’, attraverso il suono dolce della voce di bambini e ragazzi e attraverso le parole buone su cui ci si è impegnati ad agire contro i gesti aggressivi e l’odio.

A Giulia, oltre il silenzio, le nostre parole d’amore per costruire insieme un mondo migliore.



cs

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