Insieme, rinnovando quei valori fondanti di solidarietà, condivisione e onestà.
Ieri mattina, domenica 3 dicembre, a Dronero si è celebrata la 380 edizione dei festeggiamenti di Sant'Eligio. Alle ore 10:30 la Santa Messa presso la Chiesa Parrocchiale, presieduta da Don Giovanni Banchio.
Una celebrazione molto sentita e partecipata, dedicata alla figura del patrono ed alla sua importante opera di evangelizzazione. Scelta appositamente e nella consapevolezza della sua importanza, la parola “legami” rappresenta la volontà di un operato, nonché il collegamento tra passato, presente e futuro.
“È la storia di una tradizione pluricentenaria la festa di Sant'Eligio - commenta Annalisa Simondi, guardasigilli e vicepresidente della Compagnia di Sant’Eligio - un cammino fatto alcune volte con fatica ma con lo sguardo ancora ardente di bellezza e volontà.”
Oltre alla guardasigilli e vicepresidente Annalisa Simondi, al rettore Giuseppe Marchetto ed ai molti membri della Compagnia di Sant’Eligio, erano presenti ieri molte autorità, tra cui il sindaco di Dronero Mauro Astesano, il presidente della Banca di Caraglio Livio Tomatis con il consigliere Roberto Aimar ed il vicepresidente vicario della Confartigianato Giorgio Verutti. Presente anche la Compagnia di Sant’Eligio di Caraglio.
Al termine della celebrazione, insieme a Paolo Bordone, direttore della Bitron, sono stati consegnati i riconoscimenti ai lavoratori del ferro e affini. La consegna della targhetta “Premio Fedeltà al Lavoro” è andata ai dipendenti Bitron Ellena Gemma e Bruna Valter ed all’artigiano Rovera Ezio, titolare della Telesat a Roccabruna.
Un clima di gioia e riconoscenza ieri mattina a Dronero, per una memoria che ogni anno si rinnova e che non ha motivo di andare perduta.
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