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Saluzzese | 09 dicembre 2023, 14:51

Saluzzo, una ventina di nuovi tigli tra le vecchie robinie del viale di Villa Radicati Belvedere

Sei vecchie "robinie" abbattute: erano state inserite nella classe D, come estremamente pericolose. Vanno avanti i lavori del progetto “Belvedere Radicati, un intervento di rigenerazione urbana nell’ambito del Pnrr. Il progetto del Comune è di oltre 1 milione di euro

Lavori in corso sul viale di Villa Belvedere Radicati, in via San Bernardino

Lavori in corso sul viale di Villa Belvedere Radicati, in via San Bernardino

Venti nuove piante di tiglio sul viale di Villa Belvedere Radicati. Alcune sono già state messe a dimora, altre sono in corso di piantumazione. Della dozzina invece di robinie della vecchia alberata della villa, sopravvissute ad un precedente taglio, alcuni anni fa, sei sono state tagliate dopo che le analisi di propensione al cedimento, le hanno collocate nella classe D, quella di estrema pericololosità che richiede l'abbattimento.

La documentazione visiva del loro stato di salute, come di altre operazioni del cantiere sono documentate in un video di Ugo Giletta della San Firmino Film e rimarrano come documento fruibile, nella villa. Le robinie, avevano a loro volta sostituito, circa 80 anni fa, il vecchio viale di olmi che la contessa Anna Maria Radicati di Marmorito, aveva abbattuto.

Questa specie (le robinie) oggi inserite nella lista nera, in quanto specie alloctona invasiva, alternerà con le nuove piante di tiglio. Per l'uniformità con l’alberata esistente, le nuove piante hanno dimensioni abbastanza grandi, di circa 35 / 40 cm di diametro, informano Chiara Otella e Stefania Naretto, le agronome paesaggiste della pluripremiata società Linee Verdi di Torino ( progetti paesaggistici e green design) che seguono i lavori relativi a parco e giardino della dimora.

La scelta del tiglio, pianta collinare e montana, nobile e nostrana, tipica dei viali è in linea con il lascito testamentario dell’ultima contessa del casato che donò la villa al Comune nel 1977. Tra le indicazioni, quella di mantenerne l’identità del paesaggio saluzzese e il carattere agreste- bucolico dell'antica villa. Il camminamento del viale sarà fatto con una graniglia di nuova generazione, drenante, che sembra terra naturale ma che resta stabile, anche per consentire il passaggio di carrozzine e persone con disabilità.

Il muretto lungo via San Bernardino è stato terminato. Seguiranno i lavori a carico del portale e cancello che dà accesso alla villa. Saranno anche recuperati i resti in pietra del portale cinquecentesco in parte interrati (area archeologica) retrostanti il portale della villa e il perimetro murario della terrazza con preesistente pergola come i due locali posti al di sotto la terrazza, sul fronte est, destinati a sala polivalente multimediale e book shop.

Si tratta di un importante progetto avviato dall’Amminstrazione per la riqualificazione di un bene culturale cittadino, contenitore di manifestazioni ed eventi, che dopo la gestione del Marcovaldo, è stata affidata dal Comune, nel 2017 all’associazione Arte Terra e Cielo.

Per i lavori del progetto “Belvedere Radicati, uno spazio aperto, pubblico tra arte e natura”, intervento di rigenerazione urbana nell’ambito del Pnrr, (Piano nazionale di ripresa e resilienza) la spesa prevista è di 1.085.288 euro con un importo finanziato con risorse PNRR per euro 951.804 e comunali per euro 133.483.

Coordinatore del progetto e direttore dei lavori dei lavori è l’architetto Paolo Bovo, mentre capo gruppo del lavoro è l'architetto Stefano Beccio, che riveste anche il ruolo di coordinatore della sicurezza del cantiere. 

"I settori di intervento comprendono le quattro aree tematiche contemplate dal bando: la  componente vegetale e disegno del giardino,  la componente architettonica e scultorea: fabbricati e consistenze preesistenti. La componente impiantistica, con impianti di subirrigazione, di recupero delle acque meteoriche, di compostaggio e di illuminazione. La sicurezza e accessibilità: con la riqualificazione funzionale dei percorsi di accesso e fruizione del bene, oltre ad impianti ausiliari di sicurezza".

Per quanto riguarda la componente vegetale e il disegno del giardino, i lavori sono finalizzati ad arrestare il degrado e a monitorare la stabilità arborea. Verranno sistemate le superfici prative, reintrodotti fiori e cultivar antiche di specie ornamentali. Tra gli obiettivi: ricreare il piccolo vivaio in cui la contessa faceva coltivare le bulbose ed i fiori da taglio.

vilma brignone

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