È tornata anche nell'ultimo consiglio comunale – dopo un passaggio nel precedente e alcuni momenti vissuti in commissioni consiliari - la discussione sul progetto di riqualificazione dell'area ex Enel di Cuneo, grazie alle richieste realizzate da Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia) e Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni).
Se l'interpellanza del secondo torna a battere sul "giallo dei cartelli" – ovvero il fatto che alcuni dei cartelli apposti in occasione dell'inizio della demolizione contenessero mera indicazione di "manutenzione straordinaria", dicitura poi successivamente corretta – quella del primo si concentra invece sul bilancio ambientale del progetto e sul fatto che, a causa della sua approvazione, l'area ex Enel non possa più venir scelta come sede per uno dei tanto agognati, e richiesti, parcheggi di testata.
I dubbi di Bongiovanni e Sturlese
"L'amministrazione quale crede che sarà il bilancio ambientale dell'operazione? – ha chiesto Bongiovanni – Per ripensare la mobilità cittadina nell'ottica della difesa del verde e del benessere servono parcheggi di testata degni di questo nome, oltre al coraggio di osare ma, in questi anni, si sono solo tentate soluzioni raffazzonate e confusionarie".
"Mi chiedo poi il senso di spostare l'Eurospin, nemmeno troppo lontano, in quell'area – prosegue il consigliere - . Posti di lavoro in più? Mi pare difficile immaginarne. Non si corre il rischio di impoverire commercialmente il centro della città al costo di una ciclabile e di una rotonda? Queste, poi, compensano davvero la mancata costruzione di un parcheggio di testata in zona?"
Sturlese, come detto, si è concentrato di più sulla puntualità dei passaggi progettuali, in particolar modo della demolizione dell'esistente (che lui continua a sostenere essere stata fatta partire a seguito della presentazione della sola CILA): "Non si può non evidenziare un caos procedurale mantenuto, una confusione intollerabile e che consideriamo foriera di illeciti fino a prova contraria – ha detto - . Altrettanto evidente è, poi, che la macchina comunale, per carenze di organico, sovraccarico di lavoro o altro, stia riscontrando da tempo tutta una serie di problematiche importanti e concrete nella gestione del lavoro".
Spedale: "Demolizioni partite con una SCIA"
A rispondere l'assessore Alessandro Spedale, che ha convenuto su uno dei punti indicati da Bongiovanni: "Non si propone un parcheggio di testata vero e proprio, è vero, ma si parla di 180 posti ad asservimento pubblico, oltre ad altri interventi collegati in quella zona e in quelle limitrofe. Inoltre, un'ampia area a parcheggio collegata pedonalmente con corso Francia lungo il campo d'atletica è prevista dalla variante 31 al Piano Regolatore".
L'assessore ci ha tenuto però a sottolineare – come già fatto nella commissione del 4 dicembre assieme all'ingegner Massimiliano Galli – che parallelamente al rilascio del permesso di costruire convenzionato i proprietari dell'area (Porta Rossa) ha presentato due CILA e una SCIA: proprio grazie a quest'ultima è stato possibile procedere con l'abbattimento. "Una prassi comune? - ha concluso Spedale - No, infatti abbiamo chiesto l'intervento della Commissione Edilizia. Che ha dato parere positivo".