Agricoltura - 27 gennaio 2024, 12:33

Agricoltori della Granda pronti a sfilare a Cuneo: "Lavoriamo in perdita, il nostro settore sta morendo"

La protesta mercoledì 31 gennaio nel capoluogo, dal palazzetto di San Rocco fino in piazza Galimberti "perchè se muore l'agricoltura, muore buona parte del tessuto economico italiano”

Agricoltori della Granda pronti a sfilare a Cuneo: "Lavoriamo in perdita, il nostro settore sta morendo"

Dopo la mobilitazione di lunedì 22 gennaio al Miac di Cuneo, si allarga la protesta degli agricoltori della Granda che mercoledì 31 gennaio sono pronti a sfilare in corteo nel capoluogo. Tutto sulla scia di quanto sta avvenendo in numerose province italiane e prima ancora in diversi Paesi europei.

Il ritrovo è alle ore 9 al palazzetto di San Rocco Castagnaretta con presidio fino alle 19. Durante la giornata sono previste due sfilate su corso Nizza fino a piazza Galimberti e ritorno al palazzetto.

Lunedì al Miac erano circa 80 i mezzi e 150 gli agricotori presenti. Si stanno organizzando in una chat che in pochi giorni ha superato i mille partecipanti da tutta la Granda.

Obiettivo è sottolineare il grave stato di difficoltà del settore e dei suoi operatori, messi in crisi dal cronico assottigliarsi dei margini economici dovuto al rincaro dei costi di produzione e a condizioni di vendita, specialmente alla grande distribuzione organizzata, che non consentono più una corretta remunerazione del lavoro.

“Speriamo in una grande partecipazione per la giornata di mercoledì – confida Franco Clerico, agricoltore di Bastia Mondovì e tra i promotori della protesta -. Ormai in agricoltura si lavora in perdita. Il nostro settore deve essere considerato parte importante della nostra economia. La protesta è tutta improntata per salvare il mondo agricolo, perchè se muore l'agricoltura, muore buona parte del tessuto economico italiano”.

Chiediamo la giusta remunerazione dei nostri prodotti di qualità, e la difesa del made in Italy - continua Clerico -. Protestiamo per contrastare le politiche sbagliate dell'Ue. Si deve mettere fine alla concorrenza sleale che vede arrivare in Italia prodotti trattati con additivi che non sono consentiti nel nostro Paese. E poi basta ai contributi una tantum che drogano il mercato, vogliamo una politica strutturata di lungo periodo che davvero tuteli il nostro settore”.

E chiude: “Mercoledì vogliamo manifestare la nostra condizione di grande disagio. Ma lo vogliamo fare per portare all'attenzione del consumatore italiano le nostre istanze. Vorremmo anche loro dalla nostra parte e chiediamo in anticipo scusa per il disagio che arrecheremo ai cittadini. Siamo ben consapevoli che i consumatori sono il nostro futuro ma non possiamo più permetterci di stare inermi mentre le nostre aziende chiudono”.

Cristina Mazzariello

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

SU