Era latte la sostanza biancastra che aveva colorato le acque della bealera del Giogo che attraversa Cavallermaggiore.
L’allarme era scattato nel primo pomeriggio, intorno alle 15,30 di domenica 11 febbraio quando alcuni cittadini avevano notato le acque del rio di colore lattiginoso.
Subito erano state allertate le forze dell’ordine, il sindaco Davide Sannazzaro con gli amministratori comunali e chiamati i tecnici dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) che hanno raccolto i campioni d’acqua da analizzare.
“La bealera si presentava con acque opalescenti e lattiginose all’altezza di via Bra in particolare all’altezza dei numeri civici 15 e 21 – specificano dall’Arpa - che già verso le 18,30 risultava comunque in fase di forte remissione.
In base alle successive indagini, - spiegano dall’Arpa Piemonte - si è potuto appurare che il fenomeno osservato è stato determinato dallo sversamento di un modico quantitativo di latte proveniente da una azienda lattiero-casearia posta a monte del punto in cui l’inquinamento si è reso visibile”.
Gli esiti delle analisi dell’Arpa sono stati comunicati alle autorità competenti.
Un fatto analogo era avvenuto esattamente due anni fa, nel febbraio del 2022, anche in quell’occasione si era riversata nel corso d’acqua del Giogo una densa schiuma bianca che, proveniente da monte, si era poi divisa da una parte verso la bealera delle Frazione Foresto, mentre l’altra era confluita nel vicino fiume Maira.
In quell’occasione dell’Arpa erano risaliti alla causa dovuta a uno sversamento di liquami, per un guasto nell’impianto di depurazione delle acque reflue di proprietà di un allevamento a monte di Cavallermaggiore.