Attualità - 13 marzo 2024, 20:00

Invaso di Serra degli Ulivi, a Chiusa di Pesio pronti a partire i lavori del primo lotto

Oggi (13 marzo) l’incontro di aggiornamento nell’area cantierata di località Gambarello. Entro fine giugno sul tavolo della Regione il progetto definitivo dell’invaso vero e proprio

Invaso di Serra degli Ulivi, a Chiusa di Pesio pronti a partire i lavori del primo lotto

Siamo ufficialmente pronti a partire. Non possiamo nasconderlo: nei prossimi mesi e anni di disagi, piccoli e grandi, ce ne saranno per forza e ce ne scusiamo sin da subito. Ma è bene ricordare la portata e l’importanza di un progetto come questo, capace di dare una vera svolta all’approccio del territorio in materia di gestione della risorsa idrica”.

Commenta così Roberto Gramaglia, direttore del consorzio irriguo del Pesio, che ha aperto la conferenza stampa di aggiornamento rispetto al primo lotto di lavori del maxi progetto per la realizzazione dell’invaso di Serra degli Ulivi.

Via al cantiere: a giugno in Regione il progetto dell’invaso

L’incontro si è tenuto nel pomeriggio di oggi (13 marzo) nell’area del (futuro) cantiere in località Gambarello di Chiusa di Pesio, alla presenza dei rappresentanti dei consorzi irrigui, dei Comuni coinvolti - Pianfei, Villanova Mondovì e Chiusa – e del raggruppamento temporaneo di imprese composto dalla Preve Costruzioni, Giuggia, Saisef e Somoter.

Il progetto si propone di collegare località Gambarello al territorio di Pianfei tramite una derivazione del torrente Pesio e una condotta di adduzione capace di coinvolgere 600.000 metri cubi d’acqua. L’obiettivo, mantenere il lago di Pianfei semi pieno e ridistribuire l’acqua ai consorzi presenti tra i due comuni.

Attualmente, esaurite le necessarie pratiche tecniche, è stato realizzato il campo base dove troveranno luogo gli uffici del coordinamento d’imprese e le aree di stoccaggio del materiale (anche di quello rimosso dall’alveo del fiume a seguito della realizzazione della derivazione, e si parlerebbe di un volume di 28mila metri cubi). I lavori consisteranno nella realizzazione del punto di presa dell’acqua, di una tubatura di circa 660 metri diretta a un nuovo lago di compensazione da 10.000 metri quadri e del proseguimento della stessa per un totale di 10 chilometri di lunghezza. Le tubature saranno realizzate in acciaio e avranno un diametro compreso tra gli 1,40 e i due metri, e una lunghezza compresa tra i 6 e i 13,50.

Questo primo lotto – dal costo di 49,9 milioni di euro e presentato ufficialmente proprio a Chiusa nel luglio 2022 – si unirà ai successivi nel comporre il grande progetto, atteso ormai dal 2008 (quand’era stato inserito nel protocollo d’intesa sottoscritto tra Regione, Provincia, comuni e consorzi) di Serra degli Ulivi.

Un’iniziativa dal gigantesco costo di 200 milioni di euro – coperti, almeno in questa prima fase dallo sforzo congiunto tra il PNRR e la Fondazione CRC – da concludersi entro il 31 marzo 2026. E che (sempre secondo Gramaglia) arriverà sul tavolo della Regione con il progetto definitivo entro fine giugno.

Chiusa e le opere accessorie: basta allagamenti nel concentrico

Quello di Serra degli Ulivi è indubbiamente uno dei progetti più grossi, nell’ambito, finanziato con fondi PNRR – ha sottolineato il progettista, l’ingegner Domenico Castelli - . Il guadagno nei periodi di siccità sarà evidente sin dal completamento di queste prime opere propedeutiche. Stiamo spendendo soldi, parecchi, ma l'intervento è una vera razionalizzazione dei sistemi irrigui della Provincia: si arriverà a un risparmio sui prelievi irrigui pari al 50% rispetto al presente e al passato”.

L’ingegnere ha riportato il cronoprogramma indicativo di questo primo lotto, che durerà circa due anni: “L'avvio sarà lento, serve cantierizzare e reperire i materiali, come per esempio l'acciaio dei tubi, per i quali prevediamo l’arrivo non prima di quattro mesi da oggi”.

Sui due anni, prevediamo che per circa otto mesi i lavori interesseranno con forza la zona di Chiusa di Pesio, poi ci si sposterà progressivamente verso Pianfei – ha continuato Castelli - . Importanti per il Comune saranno anche le opere collaterali, possibili con appalto separato, tra cui si contano l’allargamento della provinciale con pista ciclopedonale di collegamento tra la sede del Parco e zona S. Anna, la realizzazione di una passerella ciclopedonale collegata al lago di compensazione (che potrebbe anche diventare area turistica a uso della popolazione) e, infine, la condotta che permetterà di scaricare direttamente nel Pesio l’acqua meteorica che attualmente rimane sulle strade del concentrico, allagandole. Un’opera, questa, strategica nel risolvere un problema cronico e ben noto, che configura anche un serio danno a livello economico per il Comune”.

Simone Giraudi

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