Attualità - 16 marzo 2024, 18:23

Cuneo Mia e Beni Comuni: “La ferrovia unica strada per i collegamenti transfrontalieri. Il Comune chieda di attivare il tavolo tecnico”

I due gruppi consigliari propongono in consiglio comunale un ordine del giorno sul tema, e una via per superare lo stallo dei lavori di raddoppio del tunnel di Tenda

Cuneo Mia e Beni Comuni: “La ferrovia unica strada per i collegamenti transfrontalieri. Il Comune chieda di attivare il tavolo tecnico”

Prendere in considerazione la richiesta di risarcimento al territorio da parte di Regione e Anas, e chiedere l’attivazione del tavolo tecnico per arrivare al pieno utilizzo delle potenzialità della linea ferroviaria Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza: sono questi i punti per i quali l’ordine del giorno presentato dai gruppi consigliari del Comune di Cuneo Cuneo Mia e Cuneo per i Beni Comuni impegna la giunta.

La situazione relativamente al collegamento transfrontaliero del tunnel di Tenda rimane ancora nell’incertezza – si legge nel testo dell’ordine del giorno condiviso - . L’unica risorsa che potrebbe sopperire, in buona parte, alle difficoltà create a commercio e turismo è la ferrovia. Ma la Regione ha finora dimostrato profonda mancanza di lungimiranza nell’aumentare e implementare il servizio fin dai primi momenti dell’interruzione stradale”.

La storia del tunnel di Tenda dal 2013 a oggi

I due gruppi consigliari hanno tirato le fila degli ultimi undici anni di storia relativamente ai lavori sul tunnel di Tenda, che “sono poi avanzati con lentezza per quarantaquattro mesi prima dell’operazione della Guardia di Finanza che ha disposto il sequestro del cantiere, con rescissione del contratto e subentro della Edilmaco di Torino nel maggio 2019”.

Il consorzio ha ricevuto dall’Anas il mandato di concludere i lavori in quattro anni e nove mesi, partendo dal 23% già realizzato dalla Fincosit – si legge ancora nel documento - . Alcune perizie hanno però sottolineato come questi non fossero stati realizzati ‘a regola d’arte’ e che sin dal 2016 la direzione lavori fosse a conoscenza di rotture, anomalie e deformazioni. Di conseguenza, Edilmaco ha congelato i lavori”.

Nel febbraio 2020, a Roma, si è tenuta la firma fra Anas ed Eilmaco per la ripresa dei lavori dopo ben 31 mesi; nell’ottobre dello stesso anno lo scatenarsi della tempesta Alex ha portato a una nuova sospensione dei lavori. Dopo la nomina di un Commissario i lavori sono ripartiti a giugno 2021 con un rincaro di 76 milioni di euro oltre ai 102 già assegnati da Edilmaco al subentro. Sono stati confermati, però, i tempi di realizzazione: nuovo tunnel entro fine 2023 e rifacimento della vecchia galleria entro fine 2025”.

In un comunicato del dicembre 2023 Anas risultava consapevole delle istanze del territorio e si rendeva disponibile con l’impiego di 160 operai oltre al personale di servizio, ma dichiarazioni provenienti da parte francese segnalavano come questi operai, sul cantiere, non ci fossero mai stati – si conclude il testo dell’ordine del giorno - . Negli ultimi giorni la richiesta di Edilmaco per un ulteriore rinvio a settembre 2024, con le istituzioni territoriali che spingono per mantenere la data di giugno  e la Regione che chiede ad Anas di rifiutare qualsiasi altro cronoprogramma, e di applicare le penali”.

Simone Giraudi

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