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Scuole e corsi | 22 marzo 2024, 07:12

Nessun trasloco per i bimbi della "Primo Levi" di Fossano: la lettera dei genitori

Lettera di un gruppo di genitori e nonni degli studenti che denunciano i tanti problemi ai quali ogni giorno figli e nipoti debbono far fronte: "Noi adulti abbiamo dato una brutta lezione, di chi promette e poi non mantiene"

Un intonaco caduto dalla scuola Primo Levi di Fossano

Un intonaco caduto dalla scuola Primo Levi di Fossano

Riceviamo e pubblichiamo: 

Nessun trasloco per i bambini della “Primo Levi”. Così è stato deciso. Ha deciso chi di dovere, gli organi competenti, ma gli alunni e i rispettivi familiari non hanno avuto voce in merito.

Sicuramente un trasloco con l'anno scolastico in corso è impegnativo per tutte le parti, bambini compresi. Ma qualcuno ha davvero pensato a loro? Alle loro necessità, ai loro bisogni e alla loro sicurezza?

Sono quasi sei anni che i piccoli alunni entrano in una struttura fatiscente. L'accesso direttamente su una strada che non viene neanche chiusa in occasione di tutti gli orari di uscita. Le aule con temperature troppo alte ai piani superiori e troppo basse al piano terra. La mancanza di insonorizzazione di alcune aule.

L'illuminazione scadente che unita all'uso della LIM (lavagna magnetica interattiva) crea problemi di vista. I vetri che vanno in pezzi in caso di urti. Le porte che rimangono bloccate, chiudendo dei bambini all'interno dei bagni in attesa dell'intervento degli adulti.

L'infinita rampa di scale, 60 gradini, 4 rampe da 15 per raggiungere l'ultimo piano corredati da un pesante zaino. Intervalli trascorsi in corridoi angusti senza un rapporto aero illuminante corretto. L'unico spazio esterno di pertinenza un cortile interno freddo ed umido.

Ormai la decisione è presa, per quest'anno i bambini devono continuare così. Ma, noi adulti, “chi di dovere” ha fatto almeno il possibile per migliorare le condizioni di questi alunni invisibili? Qualcuna di queste persone che ha dovuto e potuto decidere sull'edificio di Via Sacco, si è immedesimato nella quotidianità di questi scolari?

Nei rispettivi uffici o studi tecnici ha patito il caldo e il freddo? Ha faticato a concentrarsi per dei rumori provenienti da fuori? Ha sentito gli occhi bruciare per luci e schermi non adeguati? Si è spaccato la schiena per trascinarsi un peso percorrendo le scale? Nei momenti di pausa è rimasto costretto in un luogo non confortevole?

Probabilmente no, perchè normalmente un adulto è libero di scegliere ma un bambino no, devo sottostare alle decisioni “dei grandi”

Ci sarebbe da segnalare che la scuola è fatta anche di lavoratori (insegnanti, personale ATA...) che hanno diritto ad un luogo di lavoro sicuro e confortevole, ma questo è un altro discorso.

Dal Natale 2018 sono trascorsi anni e persone diverse si sono avvicendate in tutti i ruoli, ma noi speriamo che queste nostre riflessioni possano arrivare alla coscienza coloro che hanno preso decisioni sulla “Primo Levi” e che in futuro si agisca diversamente e celermente nel difendere i diritti dei bambini.

Abbiamo dato una grande lezione a questi alunni, gli adulti non sono affidabili, promettono ma non mantengono e non fanno i loro compiti. Chissà, forse servirebbe una bella nota di classe...

Un gruppo di genitori e nonni 

cs

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