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Bra e Roero | 25 marzo 2024, 09:15

E' iniziata la Settimana Santa: il programma del Santuario della Madonna dei Fiori di Bra

Con la Domenica delle Palme parte il cammino verso la Pasqua in calendario il 31 marzo

E' iniziata la Settimana Santa: il programma del Santuario della Madonna dei Fiori di Bra

Con la Domenica delle Palme ha avuto inizio la Settimana Santa, in cui viene celebrata la passione, morte e resurrezione di Gesù. La Chiesa ha ricordato domenica 24 marzo il trionfale ingresso di Cristo a Gerusalemme.

La liturgia delle 10.30 al Santuario della Madonna dei Fiori di Bra è iniziata fuori dalla chiesa, dove i ministranti e il parroco si sono radunati in profondo raccoglimento. Quindi è iniziata la processione verso l’altare, intonando canti di gioia e preghiera. Don Gilberto Garrone ha benedetto i rami d’ulivo, simbolo di pace e di amore. Nel Santuario della Madonna dei Fiori le celebrazioni della Settimana Santa avranno il seguente svolgimento.

25 marzo, Lunedì Santo, confessioni individuali al Santuario antico dalle ore 20.30. Possibilità di accostarsi al sacramento della riconciliazione ogni giorno presso il Santuario antico secondo la tabella di orari solita: al mattino dalle ore 8.30 alle ore 10 circa e nel pomeriggio dalle ore 16.30 alle 18.00.

28 marzo, Giovedì Santo, secondo la liturgia cattolica si commemorano solennemente alcuni eventi fondamentali, tra cui l’istituzione dell’Eucaristia e del ministero clericale, insieme alla trasmissione del comandamento dell’amore. Si tratta di una giornata particolarmente significativa per i fedeli, ma cosa accade generalmente in questo giorno? Il Giovedì Santo è caratterizzato principalmente dalla celebrazione della Messa nella Cena del Signore che, oltre alla Messa Crismale e alla Cena del Signore, rappresenta l’unico momento in cui è possibile partecipare alla santa Comunione. L’eccezione a tale regola è da ricercare nell’assunzione della Comunione da parte dei malati che può avvenire in qualsiasi momento della giornata.

Questo giorno della Settimana Santa occupa una posizione unica nell’ambito del calendario liturgico, trovandosi al crocevia tra la Quaresima e il Triduo Pasquale. Ciò significa che il 28 marzo 2024 rappresenta sia l’ultimo giorno di penitenza quaresimale che il primo giorno del Triduo Pasquale, ma con una distinzione precisa: la Quaresima giunge al termine prima dell’inizio della Messa nella Cena del Signore, mentre l’inizio ufficiale del Triduo Pasquale è segnato dal momento immediatamente successivo alla Messa stessa. La Messa nella Cena del Signore è seguita poi da un momento di adorazione solenne del Santissimo Sacramento, collocato sull’Altare della reposizione.

Messa “in Coena Domini”: ore 18.30 Santuario nuovo. Santuario antico: alle ore 8 lodi mattutine e ore 21 adorazione guidata al sepolcro.

29 marzo, Venerdì Santo, secondo la liturgia cattolica, è il giorno dedicato alla commemorazione della morte di Gesù sulla croce. I momenti più significativi di questa celebrazione sono i seguenti: liturgia della parola, fase che prevede la lettura del quarto canto di Isaia, passo cristologico della lettera agli Ebrei e la narrazione della Passione secondo Giovanni; adorazione della croce, fase in cui il velo che la copre viene rimosso, invitando i fedeli a contemplare il mistero della redenzione attraverso il sacrificio di Gesù.
Un altro momento fondamentale di questo giorno è la partecipazione alla santa Comunione con le ostie consacrate nella Messa del Giovedì Santo. È tradizione, inoltre, intraprendere il pio esercizio della Via Crucis, un percorso simbolico che ripercorre le tappe del doloroso percorso della Passione di Gesù. In questa giornata, è inoltre consueto visitare diverse chiese per adorare l’Eucaristia conservata negli altari della reposizione, noti come “sepolcri”. Liturgia della Passione del Signore: ore 18.30 Santuario nuovo. Santuario antico: ore 8 lodi mattutine e ore 15 via Crucis.

30 marzo, Sabato Santo, secondo la tradizione è un giorno durante il quale non si celebra l’Eucaristia. L’eccezione, in tal caso, è rappresentata dai malati in punto di morte, ai quali è possibile portare la Comunione.

Si tratta di un giorno di riflessione, attesa e preparazione per la celebrazione della Resurrezione, liturgia speciale che si tiene di sera ed è caratterizzata da una serie di rituali significativi che simboleggiano la luce di Cristo che scaccia le tenebre del peccato e della morte.

Solenne Veglia Pasquale: ore 21 Santuario nuovo. Santuario antico: ore 8 lodi mattutine.
31 marzo, Domenica di Pasqua, Risurrezione del Signore, segna l’apice del Triduo pasquale, rappresentando il fulcro dell’anno liturgico. Essa costituisce il momento più solenne per i fedeli, estendendosi poi nell’Ottava di Pasqua e nel periodo liturgico pasquale, che si prolunga per 50 giorni e include anche l’Ascensione e la Pentecoste. Santuario nuovo: Sante Messe alle ore 9, 10.30 e 17.30.

Il termine “Pasqua” ha origine dal greco “pascha”, derivato a sua volta dall’aramaico “pasah”, che letteralmente significa “passare oltre”. Per gli Ebrei, tale nome richiama il passaggio attraverso il Mar Rosso, simboleggiando la liberazione dalla schiavitù in Egitto. Per i cristiani, invece, la Pasqua simboleggia il passaggio dalla morte alla vita di Gesù Cristo.

Per quanto riguarda il simbolismo dell’agnello, elemento strettamente legato alle diverse giornate del calendario della Settimana santa, ma in particolare alla Pasqua, esso affonda le radici nella Pesach ebraica, dove il sacrificio dell’agnello era un elemento fondamentale. Questo ricorda il momento in cui Dio annunciò la liberazione del popolo di Israele dalla schiavitù egiziana e ordinò loro di segnare le porte con il sangue dell’agnello per essere risparmiati dal castigo divino. Nel Cristianesimo, questo simbolismo si trasforma nel sacrificio di Cristo, considerato l’Agnello di Dio che porta la redenzione e la salvezza a tutta l’umanità.

1° aprile. Terminata la celebrazione della santa Pasqua c’è il Lunedì dell’Angelo. Santuario antico: Sante Messe alle ore 8 e 17.30.

La denominazione “Lunedì dell’Angelo”, comunemente utilizzata in Italia, non fa parte del calendario liturgico ufficiale della chiesa cattolica. In realtà, questo giorno è semplicemente considerato come il lunedì seguente all’Ottava di Pasqua, non distinguendosi particolarmente dagli altri giorni di questo periodo speciale.

Silvia Gullino

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