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Attualità | 28 marzo 2024, 13:45

Bra, fa tappa in piazza Giolitti la carovana di carrozze condotte da ragazzi disabili

L'associazione Le Terre di Wendy ASD coinvolge ragazzi con disturbi dello spettro autistico, psichiatrici e con disabilità intellettiva in un progetto che propone un percorso con carrozze attraverso le principali città della regione

Bra, fa tappa in piazza Giolitti la carovana di carrozze condotte da ragazzi disabili

Giovedì 4 aprile fa a tappa a Bra Paradriving Piemonte, una vera e propria disciplina olimpica con cui l’associazione Le Terre di Wendy ASD coinvolge ragazzi con disturbi dello spettro autistico, psichiatrici e con disabilità intellettiva in un progetto che propone un percorso con carrozze trainate da cavalli. La partenza prevista sarà il 2 aprile a Cuneo, per proseguire poi a Fossano, Savigliano, Bra, Moncalieri e infine Torino.

Giulia Mattalia responsabile del progetto insieme a Adamo Martin, spiega: "Proporremo, per la prima volta in Piemonte, una staffetta di sei carrozze, toccando le principali città della regione. La data di partenza scelta non è casuale: il 2 aprile è infatti la giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo. A Bra in particolare passeremo dall’Abet per fermarci in piazza Giolitti alle 16, dove è previsto un momento di accoglienza con i saluti del sindaco e dell'amministrazione comunale. Ripartiremo portando i cavalli a Bandito".

A proposito dell’importanza della disciplina, Mattalia sottolinea: "Poter viaggiare in carrozza è molto rilassante e permette di conoscere tante persone, come quando si è in treno. Per alcuni ragazzi, che abbiamo formato in questi mesi, sarà inoltre l’occasione di guidare le carrozze, con un importante valore terapeutico".

Nata nel 2019, l’Associazione Le Terre di Wendy fornisce interventi assistiti con gli animali, in particolare con cavalli. Tra questi, terapia, riabilitazione, attività educative e ludico-ricreative. L’obiettivo è promuovere il benessere della persona, in prevalenza se affetta da disturbi della sfera fisica, neuromotoria, mentale, ma anche senza patologie specifiche. In collaborazione con l’associazione Centro Ippico Equi Maresco vengono proposte anche attività sportive. "Che sia esercizio terapeutico o sportivo, il concetto alla base è sempre l’inclusione: se si ha una disabilità non è detto che non si possa fare quello che i normodotati fanno quotidianamente".

Luca Sottimano

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