/ Attualità

Attualità | 28 marzo 2024, 17:48

Al Castello di Grinzane un "Omaggio" ai paesaggi viticoli dell'Etna

L'iniziativa, giunta alla nona edizione, vuole valorizzare il lavoro di chi sta dietro alla bellezza e i paesaggi più meritevoli. L'appuntamento è per domenica 7 aprile

(Credito Lavezzo Studio)

(Credito Lavezzo Studio)

In qualità di "sito specifico UNESCO", l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour è impegnata nel dare contenuti e tenere viva l'attenzione sul riconoscimento che il 22 giugno 2014 ha inserito i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato tra i patrimoni dell'Umanità tutelati dall’UNESCO.

Tra le varie iniziative, spicca l’Omaggio: "Langhe-Roero e Monferrato: Onde di bellezza e geometrie coltive nei paesaggi e nei paesi del vino", giunto alla 9ª edizione e in programma per domenica 7 aprile 2024 alle ore 10.30 al Castello di Grinzane Cavour, sede dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour.

L'Omaggio “Langhe-Roero e Monferrato: Onde di bellezza e geometrie coltive nei paesaggi e nei paesi del vino” vuole valorizzare il lavoro e gli artefici che stanno dietro alla bellezza viticola riconosciuta patrimonio dell’Umanità. Anche per stimolare fra i viticoltori il positivo sentimento dell’emulazione, utile per rafforzare la tensione verso il rispetto del paesaggio e verso il bello.

In quest’ottica:

- vengono premiati i versanti collinari e non i singoli vigneti, per dare l’idea di una bellezza costruita dal lavoro di più vignaioli;

- vengono premiati anche i Sindaci dei rispettivi Comuni: per sensibilizzare gli Amministratori locali sui temi della tutela del paesaggio;

- vengono premiati i versanti collinari di Langhe-Roero e Monferrato indicati dai rispettivi Consorzi di Tutela.

Nella sua sezione internazionale, l’Omaggio rende onore ai paesaggi del vino più belli o significativi del mondo. E, insieme con i viticoltori, omaggia le rispettive Amministrazioni comunali, per dare l’idea che il paesaggio agrario è una bellezza condivisa, frutto delle cure di più mani.

La 1ª edizione dell'Omaggio (2014) è stata dedicata a tutti i viticoltori di Langhe-Roero e Monferrato per sottolineare che il riconoscimento UNESCO ha premiato una bellezza e una civiltà costruite nei secoli da generazioni e generazioni di viticoltori e contadini.

La 2ª edizione (2015) ha voluto ancora insistere sui valori della civiltà vitivinicola di Langhe-Roero e Monferrato, andando a omaggiare i paesaggi e i paesi viticoli argentini di Mendoza, costruiti dai nostri antenati emigrati laggiù tra fine Ottocento e inizio Novecento.

La 3ª edizione (2016) si è aperta al confronto con una delle più mature e prestigiose realtà vitivinicole del mondo: la Borgogna, anch'essa patrimonio UNESCO con i suoi Climats.

La 4ª edizione (2017) ha avuto ospite il paesaggio viticolo UNESCO del Tòkaj ungherese, un territorio di grandi tradizioni storiche, di recente rinato all'ambizione e alla qualità dopo gli anni bui della massificante dominazione sovietica.

La 5a edizione (2018) ha reso omaggio alla Georgia, culla della viticoltura e della civiltà del vino in anfora (Qvevri), patrimonio culturale UNESCO dal novembre 2013.

La 6ª edizione (2019) ha reso omaggio ai paesaggi e alla civiltà del vino della Mosella e del Pfalz.

La 7a edizione (2022), dopo lo stop legato alla pandemia da Covid-19, ha reso omaggio al Collio, stupenda regione viticola a cavallo del confine italiano e sloveno, ricca di borghi medioevali e dolci colline verdeggianti di vigneti, che producono ottimi vini.

L'8a edizione (2023) ha reso omaggio ai paesaggi viticoli e ai vini della Repubblica Slovacca. Una realtà viticola geograficamente e storicamente legata al Tokaj ungherese, quindi dal passato "imperiale", oggi in esuberante crescita anche in ragione dei cambiamenti climatici in atto.

La 9a edizione, inserita nell’ambito degli eventi che aprono i festeggiamenti del decimo compleanno del riconoscimento UNESCO dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato e organizzata in collaborazione con il Consorzio Tutela Vini Etna Doc, rende omaggio ai paesaggi viticoli dell’Etna, realtà unica che dal 2013 vede il Monte Etna patrimonio mondiale dell’Umanità.

In questo luogo unico, nel corso del tempo l’azione dell’uomo ha te­nacemente sovrapposto al paesaggio lavico un paesaggio agricolo tra i più ricchi dell’isola, dove l’arte di coltivare e lavorare la vite ha origini e usanze antiche: nella “Storia dei vini d’Italia” pubblicata nel 1596, venivano ricordati i vini prodotti sui colli che circondano Catania, la cui bontà veniva attribuita alle ceneri del vulcano.

Oggi, a rendere davvero grandi questi vini con­corrono alcuni fattori specifici: i terreni di origine vulcanica, a volte ciottolosi e ghiaiosi, a volte sabbiosi o meglio cinerei, l’età delle viti e le grandi escur­sioni termiche, che arrivano anche a 25/30 gradi tra il giorno e la notte.

L’evento sarà caratterizzato dalla presenza dei banchi di assaggio dei produttori aderenti al progetto “Filiera corta nel Castello UNESCO”, con degustazioni in abbinamento ai prestigiosi vini etnei, finalizzato a incentivare lo sviluppo di filiere corte nei mercati locali, promosso della Regione Piemonte e dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale, attraverso l’operazione 16.4.1 del PSR.

Per onorare questo prestigioso omaggio alla Sicilia, lo chef Alessandro Mecca dell’omonimo ristorante “Al Castello di Grinzane Cavour” e lo chef catanese Fabio Ingallinera, una stella Michelin, del ristorante “Il Nazionale” di Vernante, hanno organizzato – per sabato 6 aprile al Castello di Grinzane Cavour, in collaborazione con l’Enoteca Regionale – una cena a quatto mani, unendo idealmente Piemonte e Sicilia. Info e prenotazioni al numero +39 375 540 3500.

comunicato stampa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium