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Cronaca | 28 marzo 2024, 06:59

Andrà a processo la badante accusata di avere circuito l’anziana che assisteva

Deciso il rinvio a giudizio nei confronti della 47enne romena Anca Egorov. La difesa: "Chiederemo una consulenza psichiatrica sulle condizioni di circonvenibilità della donna"

Anca Egorov

Anca Egorov

Andrà a processo con rito ordinario, a partire dall’udienza fissata per lunedì 6 maggio davanti al tribunale in composizione monocratica (giudice Victoria Dunn), Anca Egorov, la 47enne badante romena che dallo scorso 4 dicembre è agli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Costigliole d’Asti nell’ambito di un’inchiesta nata dalla denuncia presentata nel settembre scorso da Giuseppina Marcovecchio.

La 79enne di Castagnole delle Lanze, sua ex assistita, la accusava in sostanza di averla circuita per trarne un vantaggio personale, convincendola persino a trasferirsi in Romania presso parenti della stessa badante mentre quest’ultima si sarebbe impossessata della sua abitazione e di parte dei suoi averi. 

A decidere per il rinvio a giudizio, nel corso dell’udienza preliminare celebrata oggi presso il palazzo di giustizia astigiano, è stato il Gup Federico Belli, che ha accolto la richiesta presentata in tale direzione dal pubblico ministero Davide Greco

L’udienza aveva intanto visto la costituzione come parte civile della parte offesa, rappresentata dalla dottoressa Francesca Racconci del foro di Asti, nella sua qualità di curatore speciale, nominata dal giudice per le indagini preliminari. Nella sua qualità quest’ultima ha quindi indicato quale difensore della donna l’avvocato astigiano Pierpaolo Berardi

La difesa di Anca Egorov è invece affidata all’avvocato albese Roberto Ponzio, che spiega: "Non abbiamo richiesto riti alternativi. E’ nostra intenzione contattare un consulente medico legale specializzato in psichiatria forense. Ci proponiamo di escludere che all’epoca dei fatti la signora Marcovecchio avesse alterazioni o compromissioni cognitive. Agli atti c’è una diagnosi psichiatrica effettuata da un consulente del pubblico ministero e relativa a una visita effettuata nel 2023. Chiederemo una consulenza tecnica psichiatrica sulle condizioni di circonvenibilità della donna, da effettuarsi in contraddittorio con un nostro consulente".

Ezio Massucco

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