/ Attualità

Attualità | 28 marzo 2024, 11:27

Cantiere del Tenda, Manassero e il ruolo del Comune nel Comitato di Monitoraggio: “I pugni sul tavolo non hanno mai risolto nulla”

In Consiglio, la sindaca ha risposto all’interpellanza di Boselli (che ne chiedeva le dimissioni dal Comitato) e all’ordine del giorno di Bongiovanni (che auspicava prese di posizioni più rigide: “Il territorio, ora, è in CIG e non è mai successo prima”

Cantiere del Tenda, Manassero e il ruolo del Comune nel Comitato di Monitoraggio: “I pugni sul tavolo non hanno mai risolto nulla”

Nonostante le tante dimostrazioni di forza estemporanea che si sono susseguite negli anni niente sembra essersi risolto. Ho qualche dubbio in merito all’utilità di pugni sul tavolo e voce alta, in generale: vedremo a fine mandato se e quanto la mia mitezza avrà pagato, io ora come ora continuo a preferirla”.

Il tema è quello degli ultimi - preoccupanti – aggiornamenti sul cantiere del tunnel di Tenda. Le parole, quelle che la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero ha espresso in Consiglio comunale in risposta a un ordine del giorno presentato dal gruppo di minoranza Cuneo Mia e a un’interpellanza degli Indipendenti.

“Una triste storia fatta di incapacità e disinteresse"

I due documenti hanno punzecchiato la prima cittadina del capoluogo in due maniere differenti ma rivolte nella stessa direzione: quella di spingere il Comune a far sentire di più la propria voce, a fronte di una situazione – che si protrae ormai da anni – fatta di cronoprogrammi non mantenuti (o non mantenuti interamente) e dubbi.

Una storia tristissima che mette in evidenza come la politica non abbia avuto sin dall’inizio l’obiettivo di risolvere i problemi di mobilità del territorio, abbandonandolo a chi fa i propri interessi politici o di parte – ha detto Claudio Bongiovanni presentando l’ordine del giorno - . Una sconfortante fatta di trascuratezza, leggerezza, incapacità e disinteresse. La politica non ha mai niente da dire sul tema e lascia fare. Solo ora la Regione Piemonte punta i piedi, ma è troppo facile. Per contrastare disagi e disservizi serviva programmare il recupero della ferrovia sino al massimo delle sue potenzialità: era chiaro da subito che la questione tunnel sarebbe andare a finire così, serviva non aggiungere ostacoli al cammino”.

Il Comune deve usare tutti gli strumenti possibili per far sentire la propria voce e, una volta e per tutte, chiedere che la si finisca con finte promesse e mezze verità” ha concluso Bongiovanni.

Giancarlo Boselli ha attaccato ancor più direttamente Manassero: “La domanda è chiara, sindaca. In quanto membro del Comitato di Monitoraggio ritiene di aver svolto bene quel che dovrebbe essere il suo compito? Non ha mai fatto alcuna richiesta di informazioni, alcuna presa di posizione, macchiandosi di comportamenti omissivi chiarissimi di cui, prima o poi, risponderà. Dia le dimissioni: per come ci sta oggi, in quel Comitato, ci fa fare delle brutte figure”.

Questa faccenda, ormai annosa, mette in imbarazzo il territorio e i suoi elementi, ed è evidente che per quanti sforzi le categorie economiche e le forze sociali possano fare chi deve agire è la politica. I fatti verificatisi sono gravi, la responsabilità di chi dovrebbe essere?” ha incalzato ancora l’Indipendente.

Il messaggio, chiaro, è il non governo dell’opera. Sulla ferrovia poi sappiamo che, dopo il 2 aprile, la navetta scomparirà ma ci sarà una coppia di treni in più al pomeriggio di totale inutilità ai lavoratori. Anche su questo ci aspettavamo un’azione più forte di sollecito da parte della sindaca, invece che il silenzio. Chiediamo da parte sua autorevolezza politica, che evidentemente non ha”.

Lauria e Sturlese chiedono azioni più incisive

Anche i consiglieri di minoranza Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) e Beppe Lauria sono intervenuti sulla questione, sostanzialmente in accordo con quanto esplicitato dai colleghi.

Quel che più scandalizza, ora come ora, è che pur avendo un mezzo di trasporto che funziona e cioè la ferrovia non lo si è voluto potenziare – ha detto il primo - . Responsabili sono state le amministrazioni regionali ovviamente ma, anche e in parte, quelle territoriali. Serve realizzare azioni più incisive”.

Più ruvido, Lauria: “Lei, sindaca, ha fatto la vicesindaca e la Senatrice: mi pare normale che i territori e le comunità colpite si rivolgano anche a lei. Se niente si risolve con le buone o con le cattive, e se nessuno cambia marcia, cosa ci stiamo a fare qui?

La città è stanca di proclami e dichiarazioni, di vedere lei e altri farvi fotografare davanti al cantiere senza però prendere una posizione netta e concreta – ha aggiunto - . Siete sempliciotti, banali e incapaci politicamente: esistono dei problemi di cui siamo tutti corresponsabili, e non c’è più né la voglia né l’orgoglio di pensare a come risolverli”.

A schierarsi in favore della sindaca il consigliere comunale di maggioranza – e consigliere provinciale con delega alle strade del quadrante cuneese – Vincenzo Pellegrino (Centro per Cuneo): “Il 6 marzo scorso la sindaca ha invitato il Ministro Salvini e l’omologo francese a un tavolo di confronto, magari assieme al Commissario Prisco, che in tempi recenti quando ha potuto fare chiarezza ha invece fatto tutt’altro – ha detto - . Le dichiarazioni sullo stato d’integrità del colle rendono comunque abbastanza chiara la difficoltà nell’apertura per l’inverno 2025”.

La politica, tutta, ha indubbiamente le sue colpe ma è bene ricordare che solo dal 2023, come territorio, abbiamo voce in capitolo e la possibilità di monitorare l’andamento dei lavori – ha concluso Pellegrino - . Concordo sulla mancanza di lungimiranza dell’amministrazione regionale ma considero al situazione tutt’altro che imbarazzante, perché ha portato il territorio a uno stato di vera e profonda difficoltà”.

Manassero: “Indiscutibile il ruolo del Comune”

Serve evidentemente ricordare come il Comitato di Monitoraggio sia un tavolo proposto dalla Regione per costruire una voce univoca dal territorio. Risultati importanti sono stati ottenuti e il Comune di Cuneo in questo senso ha avuto un ruolo indiscutibile” ha commentato la sindaca, nella sua risposta.

Con Provincia, Regione, Comune e Camera di Commercio abbiamo unito gli intendimenti e abbiamo alzato la voce, portandola sino in Conferenza Intergovernativa, una cosa mai successa prima – ha continuato la sindaca - : abbiamo potuto parlare ed essere ascoltati. Proprio in quella sede ci è stato detto che la Convenzione Italia-Francia è pronta da tempo ma non è stata ancora firmata a causa di alcuni disguidi nati dalle dimissioni di dirigenti francesi”.

L’ordine del giorno presentato da Cuneo Mia e Beni Comuni è stato approvato con 29 voti favorevoli e due astensioni.

Simone Giraudi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium