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Solidarietà | 09 aprile 2024, 15:51

Presentato a Savigliano “Insieme per donare - Alimentiamo il futuro”: una rete di solidarietà contro lo spreco e a sostegno dei più fragili

Un progetto innovativo che ha tra i principali sostenitori La Banca e la Fondazione CrSavigliano e coinvolge aziende, associazioni di volontariato, Comuni, vari enti e soggetti per contrastare la povertà e promuovere la cultura del dono

Presentato a Savigliano “Insieme per donare - Alimentiamo il futuro”: una rete di solidarietà contro lo spreco e a sostegno dei più fragili

Sostenibilità nel tempo, trasparenza, inclusione, cultura del dono, responsabilizzazione, interdipendenza, fare sistema. Sono queste le parole chiave che sintetizzano il progetto ‘Insieme per donare – Alimentiamo il futuro’ che è stato presentato ieri sera, lunedì 8 aprile, a Savigliano, nel Salone d’onore di Palazzo Taffini.

La rete di solidarietà di ‘Insieme per donare’, fortemente voluta da Fondazione Cassa di risparmio di Savigliano e Banca Cassa di Risparmio di Savigliano in qualità di sponsor e sostenitori finanziari, è formata da associazioni di volontariato assieme a Comuni e aziende della provincia di Cuneo.

Sono infatti le aziende e i volontari  i soggetti centrali di questo progetto nato per promuovere il sostegno ai più fragili, contrastare lo spreco, soprattutto alimentare, e rafforzare la coesione sociale. Per raggiungere questi obiettivi l’iniziativa, con un modello operativo trasparente e rigoroso, coinvolge le comunità territoriali in un processo di ‘donazione’, attraverso protocolli di lavoro rigorosi ed un modello operativo integrato e trasparente.

Alessandra Frossasco dell’associazione ‘Il Dono’ di Savigliano: “Il Dono e e Crb (Centro raccolta per beneficenza) sono le due realtà associative unite per dare vita a questo progetto. Il Crb si interfaccerà con le aziende, curando gli aspetti commerciali, mentre Il Dono si occupa della distribuzione delle donazioni alle associazioni beneficiarie, garantendo la logistica e definendo i criteri di ripartizione alle altre associazioni affiliate e aderenti”.

Questa partnership rappresenta l'ideale connubio tra generosità e competenza professionale.

La Banca CrSavigliano  - spiega il suo presidente Francesco Osella tra gli ideatori dell’iniziativa - promuove il progetto di sistema e lo garantisce  perché è la banca del territorio che coinvolge molte realtà tra enti pubblici, azienda private e associazioni e varie strutture con obiettivi differenti che in questo caso si sono messi insieme per donare”.

IL PROGETTO “INSIEME PER DONARE”

Il progetto ha preso il via ad inizio 2024 intervenendo nei quattro Comuni di riferimento della Fondazione CrS: Savigliano, Genola, Marene e Monasterolo di Savigliano.

Le prime 15 aziende aderenti sono dislocate in diversi centri della provincia di Cuneo e del ‘basso’ Torinese. Vi sono inoltre i 30 soggetti aderenti rappresentati da associazioni, Scuole materne e cooperative (sotto il coordinamento dalla Consulta della Solidarietà).

Aderiscono  le principali associazioni di categoria (Confartigianato, Coldiretti, Confcommercio, Confagricoltura, Confindustria), l'associazione Liberi dentro, l'associazione Solidarietà alimentare,  e con loro operano professionisti che offrono il loro supporto fiscale e legale e  tanti volontari che donano il loro tempo e le loro energie per rendere possibile l’iniziativa.

I RISULTATI ATTUALMENTE CONSEGUITI

Attualmente sono di 81.300 euro le donazioni aziendali, di 3.100 euro le donazioni di cibo (frutta e verdura) fatte dal Centro agro alimentare di Torino, mentre gli acquisti di generi di prima necessità che avvengono su prodotti scontati (anche oltre il 40% sui prezzi di listino) sono di 4.500 euro.

COME VIENE STRUTTURATO

Nel nostro territorio - afferma Genziana Soffientini vicepresidente Fondazione CrS e volontaria del Centro di ascolto della Caritas di Savigliano – con i volontari si è individuato il primo magazzino sito in via Torino in cui stoccare le merci.

Era necessario trovare un magazziniere e assieme ai volontari dell’associazione Liberi Dentro, di cui faccio parte, che opera nel carcere Morandi di Saluzzo a sostegno dei detenuti, abbiamo pensato di identificare come magazziniere una persona uscita dal carcere.

Ringraziamo il sindaco Antonella Portera e l’assessore alle politiche sociali Anna Giordano che hanno dato la disponibilità da parte del Comune per alloggiare il magazziniere. È sempre più importante ampliare questa rete di solidarietà e la Fondazione CrS continuerà ad essere a fianco delle persone e delle famiglie bisognose”.

Sergio Mondino  presidente delle Consulta della solidarietà dopo aver elencato tutte le associazioni di volontariato e gli affiliati che aderiscono all’iniziativa specifica: “Questo progetto che serve ad ‘aiutare chi aiuta' è oggi molto importante per venire incontro alle tante persone e famiglie che ne hanno necessità e oggi sono sempre più in aumento”.

UN GRANDE PUZZLE A CUI SI AGGIUNGONO NUOVI TASSELLI DELLA SOLIDARIETA'

Il progetto è stato spiegato da Alessandra Frossasco che lo ha definito come un grande puzzle a cui si aggiungono sempre più tasselli della solidarietà.

Tutte le associazioni che sono entrate a fare parte della rete hanno subito accolto la proposta di Francesco Osella per ridefinire la responsabilità verso il territorio sostenendo la cultura del dono. Gli obiettivi – specifica Frossasco – sono quelli di ridurre gli sprechi e favorire la sostenibilità supportando le persone bisognose.

Serve inoltre incrementare la disponibilità dei beni coinvolgendo la comunità. Tutto questo si può realizzare attraverso un protocollo di lavoro documentato, un modello operativo integrato e trasparente assieme al prezioso contributo del volontariato”.

La Banca CrS si occupa di finanziare la realizzazione delle strutture e supporta gli acquisti di merce alimentare e di prima necessità a prezzi scontati, mentre la Fondazione CrS finanzia le risorse operative.

Michele Lovera del Centro raccolta per beneficenza: “Abbiamo adottato un approccio manageriale collaborativo nel gestire il centro acquisti, mirando a ottenere sconti e a cercare donazioni di alimentari, vestiario, prodotti di prima necessità. I beni alimentari hanno scadenza dopo un anno.

Inoltre, è stato implementato un software gestionale per ottimizzare le operazioni di acquisto e distribuzione dei beni”.

BENEFICIARI E DONATORI

Ad oggi circa 2.000 persone hanno beneficiato delle donazioni. Le aziende hanno donato 80 mila euro di beni; il Caat (Centro agroalimentare di Torino) sulla base della convenzione stipulata con l’associazione solidarietà alimentare offre a prezzi scontati ogni settimana circa  400 chilogrammi di frutta/verdura. Inoltre le varie convenzioni per acquisti a prezzi particolari (a favore delle associazioni partecipanti) che hanno portato ad ottenere sconti fino al 40% sui listini ufficiali.

GLI ASPETTI ORGANIZZATIVI

Martino Grindatto si occupa degli aspetti organizzativi: “Il progetto coordina adesioni e affiliazioni delle associazioni di volontariato per distribuire beni in base alle loro necessità. Grazie alla collaborazione con aziende e professionisti, si promuove il recupero degli sprechi alimentari. I volontari svolgono un ruolo fondamentale e il sistema garantisce trasparenza, attraverso comitati di controllo, e massima chiarezza nei criteri di distribuzione. L'obiettivo è rendere il progetto sostenibile nel tempo e comunicare efficacemente con tutti i soggetti coinvolti”.

Il sindaco Antonello Portera si è complimentato per l’ottimo esito dell’iniziativa il cui progetto gli era stata presentata dal Francesco Osella Presidente della Banca CrS e assicura il pieno appoggio del Comune.

Presenti un sala anche don Paolo Perolini, presidente dell’associazione ‘Il Dono’, e Giuliana Cirio direttore di Confindustria Cuneo, associazione di categoria partner dell’iniziativa assieme alle altre di settore.

 

Anna Maria Parola

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