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Attualità | 09 aprile 2024, 15:05

Peveragno, i dubbi dei residenti sul nuovo polo scolastico: “Così troppo traffico su via del Lazzeretto. Si ristrutturi l’edificio che già c’è”

La lettera inviata al sindaco, al Consiglio comunale e alla giunta evidenzia le criticità del progetto ubicato tra via del Lazzaretto e via Tetti Vigna: “Il gioco potrebbe non valere la candela”

Peveragno, i dubbi dei residenti sul nuovo polo scolastico: “Così troppo traffico su via del Lazzeretto. Si ristrutturi l’edificio che già c’è”

La spesa – che dovrebbe aggirarsi sugli 11.170.000 euro – per la realizzazione, a Peveragno, del nuovo polo scolastico risulta davvero giustificata a fronte di alcune criticità legate alla gestione della viabilità, alle proiezioni in merito alla popolazione scolastica e alle tematiche ambientali?

A chiederselo un gruppo di residenti del paese ai piedi della Bisalta, in una lettera inviata recentemente al sindaco Paolo Renaudi, ai componenti della giunta e ai consiglieri comunali. Al centro dello scritto, appunto, il progetto di realizzazione del nuovo polo scolastico ma anche e soprattutto la variante semplificata al PRGC per l’individuazione della sua ubicazione.

Troppo traffico lungo via del Lazzaretto

Secondo gli scriventi l’area in questione – compresa tra via del Lazzaretto e via Tetti Vigna - è un “pregevole terreno a vocazione agricola che presenta caratteristiche paesaggistiche meritevoli di tutela e preservazione: risulta marginale rispetto al tessuto edilizio del centro abitato, adiacente a una frazione composta da fabbricati rurali e presenta una pregevole omogeneità architettonica. La rete di piccole strade vicinali della zona è utilizzata per passeggiate ed escursioni e potrebbero essere altresì valorizzate come percorsi turistici e ricreativi”.

La zona prescelta non si trova lungo le direttrici di espansione urbanistica e non presenta infrastrutture adatte a sostenere l’incremento del traffico veicolare connesso alla costruzione del polo scolastico. Una nuova e costosa rete viaria sarebbe dunque realizzata al solo scopo di consentire l’accesso dei veicoli ai luoghi di entrata e uscita degli alunni, con un utilizzo totale di un’ora al giorno” si legge ancora nella lettera.

Gli scriventi denunciano come la costruzione del nuovo polo scolastico porterà a un forte aumento del traffico lungo via del Lazzaretto, non adatta per conformazione e inadeguata alla sosta e al parcheggio dei veicoli: è una strada di collegamento e di accesso a fabbricati e abitazioni con una lunghezza tale da renderne impossibile la chiusura temporanea, quindi negli orari di ingresso ed uscita degli alunni si creerebbero seri problemi di percorrenza e di intasamento.

Considerata la distanza della zona dal concentrico è facile prevedere che si verificherà un sensibile incremento nell’utilizzo delle auto private per accompagnare bambini e ragazzi a scuola, specie nelle giornate di maltempo, aumentando i rischi per la sicurezza a causa delle difficoltà di manovra e dei probabili ingorghi – si legge ancora nella lettera - . La viabilità della zona perderebbe quindi la sua connotazione di strada alternativa alla via provinciale, molto trafficata, per tutte quelle utenze di mobilità ‘dolce’ come ciclisti, pedoni e corridori che da Boves (tramite il colletto di San Giovenale/Rivoira) vanno verso Chiusa di Pesio. Inoltre, la scelta di costruire il nuovo polo scolastico in una zona con tali peculiarità è in netto contrasto con le indicazioni delle autorità competenti in materia paesaggistica e di consumo del suolo, che consiglierebbero di evitare un’ulteriore ‘gettata di cemento’ a favore di una riqualificazione del tessuto edilizio esistente, evitando peraltro di stravolgere l’attuale assetto urbanistico”.

Altro problema che si verrebbe a generare con lo spostamento delle scuole dal centro storico è che comporterebbe anche una sensibile riduzione di passaggio nel concentrico. È evidente che se si induce la gente ad utilizzare l’automobile in direzione opposta a quella della zona prossima ai commerci, si tende ad allontanarla anziché avvicinarla alla zona commerciale con il rischio di desertificare il centro”.

“La scuola ricostruita efficiente come quella nuova”

La lettera si scaglia però anche con chi sbandiera come il nuovo polo scolastico offrirà un serio miglioramento ecologico : “La scuola attuale, una volta ricostruita in loco ex novo, potrebbe acquisire caratteristiche del tutto analoghe a quelle di un edificio nuovo anche sotto l’aspetto ecologico ed energetico, addirittura superiori, evitando la cementificazione di zone verdi e riducendo a zero il consumo e spreco di suolo”.

Con riferimento alla popolazione scolastica che fruirà del nuovo polo corre l’obbligo di una lettura attenta della situazione demografica di Peveragno e di una proiezione delle consistenze future della popolazione scolastica – proseguono gli scriventi - ; i dati disponibili dimostrano in modo evidente che non c’è stato un incremento di nascite negli ultimi anni e che la popolazione scolastica è destinata a contrarsi per via dei saldi demografici negativi che caratterizzano anche la nostra regione”.

Alla luce di questi dati non è giustificata una spesa così ingente per una scelta che sottrae inutilmente suolo agricolo alle future generazioni, monopolizzando ingenti risorse che potrebbero trovare impiego anche per altre fasce di popolazione – aggiunge in conclusione la lettera - . Si pensi, per esempio, all’estrema penuria di servizi a favore della popolazione anziana, destinata ad aumentare esponenzialmente, proprio in virtù dei dati demografici e dell’aspettativa media di vita".

Simone Giraudi

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