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Politica | 15 aprile 2024, 10:57

Cuneo, il “caso Fondazione CRC” genera tensioni nella maggioranza consiliare

Mauro Gola si avvia verso la presidenza, mentre resta da sciogliere il nodo della rappresentanza nel Cda, specie per quanto riguarda il Comune capoluogo di provincia. Una situazione tesa, acuita dalla vigilia elettorale, che sta mettendo a dura prova i rapporti tra Pd e lista civica “Centro per Cuneo”

Cuneo, il “caso Fondazione CRC” genera tensioni nella maggioranza consiliare

C’è curiosità di conoscere la composizione del nuovo Consiglio generale della Fondazione CrCuneo che si insedierà oggi pomeriggio. L’appuntamento è per oggi alle 14,30: il Consiglio uscente, prima di procedere all’insediamento, approverà il bilancio consuntivo 2023.

Ma il nodo politico va ben altro la curiosità e riguarda la rappresentanza che il Comune di Cuneo avrà in seno al nuovo cda.

Se fino a pochi giorni fa la maggioranza aveva fatto quadrato in maniera abbastanza compatta sull’ex sindaco ed presidente della Provincia Federico Borgna, ora la situazione si è ingarbugliata.

Fuori dalla partita di vertice (né presidente né vicepresidente), Borgna risulta non gradito alla maggioranza che fa capo a Mauro Gola e che ha in Alberto Cirio il supersponsor.

In quanto ex sfidante di Gola, Borgna non sarebbe infatti voluto nemmeno quale componente il consiglio di amministrazione.

Cuneo avrebbe due posti in capo alla maggioranza consiliare, ma il centrodestra che ha appoggiato la corsa dell’ex presidente della Camera di Commercio, invocando la legge dei numeri, intende applicare lo spoil system e vorrebbe concederne uno solo all’area di centrosinistra.

Non nega a Cuneo il diritto ai due posti, ma vuole che uno sia di suo gradimento.

In questo caso, Borgna dovrebbe cedere il passo a Beppe Delfino, coordinatore della lista civica Centro per Cuneo – nome che sarebbe bene accetto al triumvirato Cirio-Gola-Robaldo – mentre il Pd andrebbe sull’avvocato Luisella Cavallo, nome gradito (pare) alla vicepresidente nazionale Chiara Gribaudo.

La sindaca Manassero deve decidere: si tratta di una scelta difficile anche perché – da quel che si sente in queste ore – se non passasse l’ipotesi Delfino si farebbe avanti Mauro Bernardi, presidente dell’Atl Cuneo, personaggio da sempre vicino a Paolo Bongioanni, capogruppo regionale di Fratelli d’Italia.

FdI, infatti, ha tentato in ogni modo di entrare nel gioco senza riuscirvi e ora prova ancora a giocare le carta Bernardi.

A Cirio, che ha stravinto la partita, vanno bene entrambe le soluzioni.

Anzi, il gioco del divide ed impera in questa congiuntura preelettorale gli torna pure comodo.

Forse – a voler sottilizzare - con una preferenza per Delfino, dal momento che è l’uomo macchina della campagna elettorale di Marco Gallo, candidato di punta alle regionali nella sua lista nel collegio cuneese.
 
Certo è che la situazione sta determinando forti fibrillazioni in seno alla maggioranza di Cuneo, dove il “caso Fondazione” rischia di minarne la compattezza.   

Giampaolo Testa

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