Riceviamo e pubblichiamo:
Egregio direttore
il 24 giugno 1970 venne firmata la convenzione per il ripristino della linea, a dicembre si presentarono a Limone il ministro Giolitti, il sottosegretario Sarti e i senatori Giraudo e Cipellini per iniziare i lavori; la convenzione fu ratificata dal parlamento il 18 giugno 1973 (legge 475).
Definire "storica" la firma recente mi pare un esagerazione, certo è un inizio e si spera in un veloce proseguimento.
Sostanzialmente dice che le spese di manutenzione ordinaria saranno ripartite al 25 % e il resto a chi farà circolare i treni presumibilmente a Trenitalia, sicuramente meglio di prima anche se occorre definire meglio cosa si intende per ordinaria visto che fu la principale controversia del passato.
Per il resto si ribadisce che valgono le leggi e i regolamenti francesi demandando ad accordi tra i due gestori quanti e quali interventi siano necessari e le relative risorse di cui non c'è ancora traccia.
Quindi è necessario stabilire che tipo di circolazione si prospetta ed in ogni caso fare interventi notevoli per ristabilire condizioni normali. Ma poi ci vorranno materiali nuovi possibilmente in grado di circolare tra i due Stati ed una integrazione tariffaria, la linea deve essere Torino-Ventimiglia/ Nizza anche perchè a Cuneo non esiste deposito per cui i mezzi devono arrivare da Torino.
In quanto ad inserire la comunicazione tra gli assi europei (e magari con relativi finanziamenti) ci sono, come sempre, i soliti discorsi.
La storia, vedi anche la recente vicenda del tunnel stradale, ci induce ad esultare solo a lavori terminati augurandoci siano celeri; quindi bene la firma (e lasciamo stare i soliti i battibecchi politici, che hanno stufato ) ma è solo l'inizio.
Mauro Tosello