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Cronaca | 18 aprile 2024, 08:53

Malore in quota, dipendente Ferrero muore a 34 anni: sarebbe presto diventato padre

Si tratta di Giuseppe Stilo. Originario di Filogaso, in provincia di Vibo Valentia, viveva con la moglie a Vezza d’Alba nel Roero. Vani i disperati tentativi di rianimarlo

Giuseppe Stilo

Giuseppe Stilo

È Giuseppe Stilo, il giovane 34enne morto sul volo Ryanair diretto a Lamezia Terme nella giornata di ieri, mercoledì 17 aprile. Fatale per il ragazzo, originario della Calabria, ma residente a Vezza d’Alba, l’arresto cardiaco causato da un infarto.

Il volo Ryanair decollato da Torino aveva da poco sorvolato Genova quando, a causa di un malore di Stilo, ha fatto dietro front per riatterrare nuovamente a Caselle dove ad attenderlo c’era personale sanitario e mezzi ospedalieri dell’aeroporto.

Partito alle 11 l’aereo che avrebbe dovuto raggiungere Lamezia Terme prime delle 13 è planato da dove era partito ancor prima di mezzogiorno, mentre a bordo due passeggeri medici hanno subito provato a intervenire, come raccontato in una nota arrivata nel tardo pomeriggio dall’Azienda Zero.

Manovre di rianimazione cardio-polmonari in quota aiutati dal personale di bordo il quale ha messo a disposizione il defibrillatore semi automatico presente sull’aereo. Due scariche che però non hanno consentito al malcapitato di riprendere battito. Prima dell’atterraggio, come confermato da Sagat e successivamente dall’Azienda Zero, il personale sanitario in servizio presso il Pronto Soccorso aeroportuale si è preparata in pista, mentre la centrale Operativa del 118 ha inviato l’ambulanza di base di Borgaro Torinese, seguita dal mezzo con medico ed infermiere con sede a Venaria.

Una volta a terra sul mezzo aereo è salito il medico in servizio presso lo scalo di Caselle e ha provveduto a effettuare la terza scarica oltre a somministrare l’adrenalina. Nel frattempo il mezzo di Borgaro è giunto sulle piste con i due volontari, che, una volta saliti a bordo, hanno aiutato i sanitari che già prestavano soccorso nel continuare le manovre rianimatorie e contestualmente a trasportare il paziente sull’ambulift dove, dopo alcuni minuti è giunta anche l’ambulanza con il medico del 118 che purtroppo, considerata la situazione non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.
Originario di Filogaso, comune in provincia di Vibo Valentia, lavorava alla Ferrero di Alba, dove era stato recentemente assunto. Viveva nel comune del Roero insieme alla moglie Federica Marella, incinta. Portata all’ospedale di Ciriè da un’ambulanza in stato di shock.

Daniele Caponnetto

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