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Attualità | 19 aprile 2024, 13:15

I mezzi pesanti bloccano (ancora) Demonte, il paese che attende il semaforo e sogna la variante

Scene abbastanza quotidiane nel piccolo centro della Valle Stura, Per l'estate verrà inistallato il semaforo a senso unico alternato, come ad Aisone

I mezzi pesanti bloccano (ancora) Demonte, il paese che attende il semaforo e sogna la variante

Solito, quotidiano delirio a Demonte, dove all'altezza della curva che immette nel centro del paese, si sono rese necessarie lunghe manovre per consentire ai due tir di poter passare.

In contemporanea, infatti, la strada non lo consente. Ed ecco che uno o più tir devono fare retromarcia in curva, verso valle, dove la strada è più larga, per consentire al mezzo ai mezzi pesanti che arrivano da monte di poter passare.

Persone che aiutano nelle manovre, vetture e strada statale bloccata.

Non sarà ancora per molto. Dopo anni, pare tra giugno e luglio, verrà montato il semaforo che regolerà l'accesso in paese a senso unico alternato, come già ad Aisone, proprio per evitare queste scene, quasi quotidiane nel piccolo centro della Valle Stura, attraversato ogni giorno da centinaia di tir diretti allo stabilimento di Acqua Sant'Anna o oltre il Confine di Stato, in Francia.

Il semaforo è una soluzione provvisoria, in attesa della famigerata variante di Demonte, sulla quale qualche passo in avanti negli ultimi mesi c'è stato.

A settembre 2023 è stato approvato un emendamento nell’ambito del decreto legge ASSET per l’individuazione di un commissario straordinario che è stato nominato a marzo 2024 con l'obiettivo di favorire la soluzione e la velocizzazione per la realizzazione dell'opera.

È stata anche data la garanzia delle risorse, che rispetto ai 50 milioni già stanziati dall’Anas andranno aggiornate al rialzo (+30-40%) per coprire i rincari delle materie prime nel settore edilizio.

La fase realizzativa dell’opera è finanziata nell’ambito del prossimo aggiornamento del Contratto di programma stipulato con Anas per gli investimenti sulla rete stradale di interesse nazionale. La Commissione Europea ha però richiesto una compensazione dell’opera per un intervento indiretto sul Sito di interesse comunitario (Sic), cioè una modifica del percorso nel tratto dopo il Castello. Il completamento della progettazione definitiva e l’avvio delle procedure approvative erano previsti entro la fine del 2023 con l’obiettivo di appaltare l’opera nel 2024.

Siamo oltre la metà di aprile 2024. Al momento l'unica certezza è il semaforo, che sarà pagato interamente dal Comune, costretto a difendersi dal passaggio dei mezzi pesanti che, anno dopo anno, hanno svuotato il paese, e in particolare il corso centrale, di persone e attività, nonostante sia un unicum architettonico e urbanistico.

Barbara Simonelli

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