Attualità - 21 aprile 2024, 11:19

La Morra, riprende vita l’antico Monastero di San Martino di Marcenasco all’Annunziata [FOTO E VIDEO]

Oltre due milioni di euro stanziati per il progetto di recupero. Da settembre apre il nuovo museo dedicato a Renato Ratti

La facciata attuale del monastero

La facciata attuale del monastero



Con una partecipata cerimonia sia in termini di presenze, oltre cento persone, che dal punto di vista emozionale, sabato 20 aprile 2024, l’amministrazione comunale di La Morra, ha presentato i lavori realizzati con il bando per la valorizzazione dei siti inseriti nella lista del patrimonio mondiale Unesco e il tour virtuale nel museo Ratti in allestimento.


Hanno presenziato l’evento, la sindaca di La Morra Maria Luisa Ascheri, il vice sindaco Massimo Guarena, il presidente della regione Piemonte Alberto Cirio, il presidente della provincia di Cuneo Luca Robaldo, il presidente della Fondazione Donare Giuliano Viglione, la presidente dell’associazione Paesaggi vitivinicoli dell’UNESCO Giovanna Quaglia e il consigliere Roberto Passone, il sindaco di Castiglione Falletto Paolo Borgogno, i parroci Don Massimo Scotto, Don
Renato Oggero Norchi, Don Domenico Bertorello
e i tecnici che hanno realizzato progetti e lavori, l’architetto Luca Sensibile, progettista architettonico e responsabile del progetto, Marie Hélène Cully, restauratrice, ingegnere Massimo Reggio, progettista strutturale, il professor Vincenzo Lombardo, docente all’Università di Torino e curatore del nuovo Museo Ratti e Pietro Ratti, titolare dell’omonima cantina. L’evento è stato presentato dalla giornalista Cristina Borgogno.



“Ricordo ancora quando – racconta la sindaca di La Morra, Maria Luisa Ascheri – all’inizio di questo percorso e dopo una precedente bocciatura della nostra candidatura al bando europeo, il presidente Cirio ci spronò dicendoci di riprovarci, perché ce l’avremmo fatta. Con orgoglio, non solo mio personale, ma di tutti quelli che hanno partecipato a questa impresa, oggi posso dire che ce l’abbiamo fatta. Il finanziamento dell’opera ha potuto contare su circa un milione e mezzo di fondi europei amministrati dalla Regione Piemonte, oltre trecentomila euro del comune di La Morra, centottantasette mila e cinquecento euro della Catina Ratti e circa centocinquantamila euro della Fondazione CRC. L’operazione è un ottimo esempio di sinergia virtuosa che gli enti pubblici possono creare in orizzontale con partner privati sul territorio, imprese e fondazioni bancarie e in verticale con le altre istituzioni, dalla Regione fino all’unione europea.
Il recupero del Monastero è uno dei tasselli importanti del nuovo volto di La Morra, che si aggiunge al rifacimento di Piazza Castello e all’acquisto del Belverde, il cui iter di valorizzazione e pianificazione è già iniziato”.



Il monastero deve il suo nome al santo protettore di La Morra: San Martino. Ad esso fu intitolata la prima chiesa del comune lamorrese che fu eretta nei fini di Marcenasco che all’epoca comprendeva anche l’attuale frazione di Santa Maria.
E’ difficile stabilire con precisione l’anno in cui fu fondato il monastero: è certo che la pieve di San Martino di Marcenasco esisteva già alla fine del XII secolo. Nei primi secoli dopo il millennio esistevano nel Comune di La Morra due priorati alle dipendenze del Monastero Benedettino di Castino, quello di San Martino di Marcenasco e di San Biagio, poco distanti fra loro. Faceva ad esso riferimento Don Scanavino, parroco di Castino dal 1906 al 1936 nelle sue memorie storiche
manoscritte.
L’apertura ufficiale del museo è prevista per il prossimo mese di settembre.

Andrea Olimpi

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