Attualità - 22 aprile 2024, 11:26

Un successo anche il secondo week end della mostra di Aligi Sassu alla Confraternita Santa Croce a Scarnafigi

Domenica 28 aprile un’escursione naturalistica con la visita alla Cappella della SS Trinità

Un successo anche il secondo week end della mostra di Aligi Sassu alla Confraternita Santa Croce a Scarnafigi

Anche il secondo week end della mostra Aligi Sassu: opera grafica dal 1929 al 1962 curata da Cinzia Tesio e Rino Tacchella ha riscontrato un importante successo di visitatori con oltre trecento presenze. 

L’evento espositivo composto cinquanta opere,  diversi dipinti e da una intera cartella grafica è una prima assoluta voluta dall’Amministrazione comunale e dalla Pro Loco per presentare il restauro dell’ex Confraternita e come occasione di crescita culturale della comunità.

Abbinata alla mostra domenica 28 aprile è invece prevista un’escursione naturalistica (abbigliamento consono alla stagione, scarpe robuste, acqua e bastoncini)  di circa 4 chilometri con visita alla Cappella SS Trinità. La partenza è prevista alle 9,15 davanti alla Confraternita. Le iscrizioni al numero 339 5611722 (Marco). L’iniziativa è gratuita e fa parte del progetto di valorizzazione della Confraternita finanziato dalla Fondazione CRC. Visto l’interesse l’Amministrazione comunale ha inoltre deciso un’apertura straordinaria della Confraternita il 1° maggio dalle ore 15,00 alle ore 19,00.

CALENDARIO e ORARIO  APERTURE

È prevista un’apertura straordinaria mercoledì 1° maggio 2024 dalle 15 alle 19

Nei fine settimane le aperture venerdì e sabato 15 – 19. Domenica dalle 10.30 alle 12.30. Dalle 15 alle 19

Catalogo in mostra

LA CAPPELLA DELLA SS.TRINITA’

Le notizie più antiche sulla cappella si trovano nel cartario dell’abbazia di Staffarda che possedeva molti terreni nella zona. La cappella sorgeva al « Gerbo » o Gerbola (oggi Gerbolina); inizialmente fu chiamata «chiesa del Gerbo» e poi «chiesa della Trinità », fino a dare il suo nome al territorio circostante. Il 2 febbraio 1218, tra i testimoni indicati nell’atto di vendita di undici giornate di terra, in regione Grangia, fatta da Guglielmo di Scarnafigi e suo figlio a Tommaso di Revello e a Guglielmo suo nipote, compare “Pietro prete del Gerbo”. In questo documento e in quelli posteriori, non si fa riferimento a chi appartenesse la cappella, la cui fondazione potrebbe attribuirsi ai Templari, dato che per secoli fu bene della Commenda dei Cavalieri di Malta che aveva sede presso la Madonna della Pieve di Cavallermaggiore.
Nel 1798 furono venduti i beni della Commenda e la chiesa fu acquistata dalla famiglia Botto che la utilizzò come deposito dei foraggi e, durante le varie guerre, fu sede e ricovero di soldati che la ridussero in pessimo stato. Fu recuperata con accurati interventi nel 1967 e nel 1981. Attualmente appartiene alla Parrocchia di Scarnafigi.

 

c.s.

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