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Attualità | 23 aprile 2024, 07:11

Le parole e i ricordi di Maria Franca Ferrero Fissolo: "La morte di Pietro mi fa ancora male, perdere un figlio è disumano"

È uno degli estratti dalla lunga intervista concessa dalla vedova di Michele Ferrero al giornalista Mario Calabresi sul "Corriere della Sera". Un excursus storico ed emotivo lungo oltre sessant'anni e che racconta il mito Ferrero

Una foto storica dall'album di Michele Ferrero e Maria Franca Fissolo pubblicata sul profilo Facebook del giornalista Mario Calabresi

Una foto storica dall'album di Michele Ferrero e Maria Franca Fissolo pubblicata sul profilo Facebook del giornalista Mario Calabresi

La pagina ufficiale su Facebook del giornalista Mario Calabresi recita che vuole essere "un luogo di dialogo e riflessione" dove poter coltivare una "sana curiosità".

Tatto, scelta delle parole, un sentimento di fiducia ritrovati nel libro "Spingendo la notte più in là" furono alcuni dei motivi per cui Michele Ferrero concesse al giornalista la sua unica intervista nel 2010, chiedendo venisse pubblicata solo dopo la sua morte. E così avvenne il 15 febbraio 2015. La riservatezza era un marchio dell'uomo e dell'imprenditore, condivisa con sua moglie, Maria Franca Fissolo Ferrero, per cui le memorie raccolte da Mario Calabresi sul "Corriere della Sera" hanno il valore non solo del ricordo, ma della testimonianza storica, di un'epoca, di un sentimento e di un certo modo di fare impresa, senza mai smettere di essere umano. "Avrei rivisto quella febbre negli occhi per l’idea dell’ovetto Kinder", racconta.

'Nutella'. Io lo guardai come si guarda un matto e gli dissi: “Ma di cosa parli? Cos’è Nutella?”. E lui, come se avesse una visione, mi rispose: 'È il nome del prodotto che correrà nel mondo’. La genialità di un marchio diventato un mito viene raccontata in un albergo in Germania, da una finestra della stanza affacciata sul Meno.

Sono tanti i passaggi illuminanti, pieni di speranza, futuro, ma anche di inquietudine come quello relativo agli Anni '70 con la telefonata improvvisa del generale Carlo Alberto dalla Chiesa che guidava il Nucleo Speciale Antiterrorismo e aveva base a Torino. "Suo marito è nella lista degli obiettivi delle Brigate Rosse, è stato pedinato a lungo e abbiamo trovato anche il percorso che fate per portare i bambini a scuola". Maria Franca Fissolo andò a vivere a Bruxelles con i due figli, Pietro e Giovanni, il marito rimase da amici in Langa per seguire l'azienda.

La famiglia e il dolore ritornano nel ricordo di Pietro, scomparso a 47 anni, nel 2011. "Mi fa ancora fatica parlarne, perdere un figlio è disumano. È stato l’unico momento della mia vita in cui ho pensato che avrei voluto morire".

Tra i tanti passaggi anche quello dedicato alla Fondazione Ferrero nata dopo le riflessioni fatte dopo un incidente in Costa Azzurra o la delicata storia del corteggiamento e del loro amore.

Lo sguardo finale è però sul presente e sulla famiglia: "La Ferrero continua a crescere, Giovanni ha portato avanti l’eredità del padre. Ho cinque nipoti, il più grande, Michele, ha un grande cuore e mi chiama ogni giorno".

redazione

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