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Cronaca | 24 aprile 2024, 19:57

Sacha Chang trasferito presso la REMS di Bra, ma non è in stato di libertà

Dopo aver disposto la scarcerazione del giovane 21enne che nell'agosto scorso uccise il padre e l'amico a Montaldo Mondovì e stabilito il suo ricollocamento nella città della Zizzola mentre si attende "il non luogo a procedere" del gup

Sacha Chang

Sacha Chang

Quella appena trascorsa è stata la prima notte di Sacha fuori dal carcere dopo otto mesi.

Da ieri, martedì 23 aprile, è infatti ospite presso al REMS di Bra, e in cui rimarrà finché verrà dichiarato non più “socialmente pericoloso”. Dopo l’arresto, avvenuto a breve distanza da quel 16 agosto scorso, giorno in cui uccise a coltellate il padre e l’amico di famiglia che li stava ospitando per una breve vacanza a Montaldo Mondovì, era stato ricoverato alcuni giorni all’ospedale di Mondovì e poi trasferito in carcere in custodia cautelare.

Nonostante la disapplicazione della misura, ottenuta a seguito della perizia psichiatrica che ha inquadrato il ragazzo come “soggetto incapace di intendere e volere”, e il trasferimento dalle Vallette di Torino, Sacha non è in stato di libertà. Il 21enne continuerà, infatti, ad essere ricoverato in residenza per l’esecuzione di misure di sicurezza, una struttura sanitaria adibita a chi, come lui, autore di reati, è stato ritenuto socialmente pericoloso e non imputabile.

Una ricerca, quella della REMS che l’ha accolto, che si è protratta per più di un mese e che non è stata affatto semplice: non solo per i posti limitati e le lunghe liste di attesa, ma anche perché su tutto il territorio italiano sono pochissime le strutture presenti pronte ad accogliere soggetti autori di reato tossicodipendenti, alcolisti o  affetti da patologie psichiatriche.

Come è preoccupante la questione carceri italiane, anche le REMS stanziano in una zona grigia, la cui realtà effettiva è molto difficile da fare emergere. L’ultima relazione al Parlamento del 2023, redatta dal Garante Nazionale del diritto delle persone private della libertà personale, aveva presentato numeri preoccupanti anche per quanto riguarda il sovraffollamento.

La chiusura degli OPG (ospedale psichiatrico giudiziario) e l’accrescimento dell’applicazione delle misure di sicurezza provvisorie, hanno causato inevitabilmente un sovraffollamento delle REMS e una lista d’attesa per potervi accedere tutt’altro che scorrevole.

In Italia si contano 32 residenze e, come si legge nella relazione, il 31 marzo 2023 le persone in lista di attesa erano 675 di cui 42 detenute (37 con misure provvisorie e 5 definitive) e 633 in libertà.  

Sono 2 le REMS presenti in Piemonte, una a Bra che conta 80 posti letto e un’altra a San Maurizio Canavese, in provincia di Torino, che può accogliere 20 ospiti. Ad oggi sono 600 le persone ricoverate e circa 700 quelle in attesa.

Sono numerosi i ricorsi al vaglio della Corte Europe per i Diritti dell'Uomo presentati da soggetti le cui esigenze non sono compatibili con il regime carcerario. Una delle ultime pronunce della Corte risale al marzo scorso. Una donna, dichiarata non imputabile perché affetta da patologie psichiatriche e sottoposta a custodia cautelare al carcere di Rebibbia, ha atteso per quasi un anno la collocazione presso una REMS precedentemente accordatale dal magistrato.

La CEDU, con la sua pronuncia, aveva infatti ordinato al Governo italiano (più volte sanzionato anche per il sovraffollamento carcerario) con un provvedimento cautelare l'immediato trasferimento della detenuta in una struttura più idonea per far fronte alle sue esigenze.

Non è possibile per Sacha, al momento, tornare a casa in Olanda, anche se il su legale ha fatto sapere che ci si sta lavorando. Lo sarà quando, una volta definito il processo, i Paesi Bassi chiederanno la sua estradizione che, nel caso specifico, è definita “passiva” perché è l’Italia a ricevere la richiesta da uno Stato estero. A quel punto, la decisione finale spetterà al Ministro della giustizia italiano a seguito della deliberazione favorevole della Corte d’Appello di Torino.

Sacha, 21enne olandese, si trova in carcere dall’agosto scorso con l'accusa di duplice omicidio. Inizialmente era stato collocato al Cerialdo ma poi, attraverso l’applicazione del protocollo Asl, fu traferito al carcere Le Vallette di Torino, che meglio ha potuto far fronte alle su esigenze psicofisiche.

CharB.

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