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Eventi | 24 aprile 2024, 14:09

“È questo il fiore”: a Saluzzo, il 25 Aprile inizia davanti alle lapidi dei morti per la Libertà

Una passeggiata organizzata dall’Anpi Saluzzo e valle Po, per ricordare i concittadini deceduti per la Libertà. Testi biografici a cura di Anna Maria Faloppa, letture da parte degli attori del Teatro del Marchesato. Ritrovo alle 10, 15 alla ex Caserma Musso. Nel pomeriggio l'orazione ufficiale dell'onorevole Veltroni

“È questo il fiore”: a Saluzzo, il 25 Aprile inizia davanti alle lapidi dei morti per la Libertà

 

A Saluzzo, la giornata di  domani, giovedì del 25 Aprile, Festa della Liberazione avrà inizio con “È questo il fiore”, la passeggiata organizzata dall’Anpi – Saluzzo e Valle Po, davanti alle lapidi di concittadini morti per la Libertà, per conoscerne la loro storia, il volto, e gli ideali.

Si partirà dall'ex Caserma Mario Musso, alle 10, 15 per poi percorrere via Donaudi, via Mazzini e l'ala di Ferro, via Silvio Pellico e raggiungere le porte dell'ex "ghetto" ebraico saluzzese.

Ad ogni lapide gli attori  del "Teatro del Marchesato di Saluzzo" ricorderanno la persona deceduta, con la loro storia raccontata attraverso i racconti biografici, frutto delle ricerche della dottoressa Anna Maria Faloppa, studiosa di storia saluzzese.

Nel Quartiere, davanti alla lapide nel cortile grande, "verranno ricordati gli undici italiani fucilati, partigiani o militari, durante i lunghi, tragici mesi della Repubblica di Salò e dell’occupazione nazista tra settembre 1943 e aprile1945 - anticipa la studiosa: Palmiro Miglioli, Fino Giuseppe, Comba Ettore Gianni Livio, Martellotto Alberto, Silvestro Michele, Romagnoli Tommaso, Mirvalet Rodolfo, Pistoi Giovanni, Alberto Battista, Daira Antonio.

Sempre nel Quartiere ci si fermerà davanti alla lapide "che ricorda la Medaglia d’oro al Valore conferita al Gruppo “Aosta” 1°Reggimento artiglieria da montagna, che, primo fra i reparti del Regio Esercito italiano dislocati nei Balcani, decise di non arrendersi ai tedeschi alla notizia dell’armistizio. Nella ex caserma la lapide dedicata al Capitano Pietro Marchisio, Medaglia d’oro alla memoria.

La tappa in via Donaudi 52 a Casa Costa, porterà conoscere il prof. Francesco Costa, antifascista. Quella successiva  sarà ai Giardini dei Caduti Internati Militari e Deportati, in piazza XX settembre e al monumento ai Caduti della Resistenza nei lager, come alpino saluzzese, Antonio Giordana.

A Casa Vineis (portici di via Silvio Pellico n.16) gli uomini-simbolo dell’antifascismo saluzzese, deportazione e di morte nel lager di Mauthausen: Francesco Costa, Marco Levi, Mario Mortara, Giuseppe Parrà, Liderico Vineis.

All’ala di ferro, in piazza Cavour: Andrea Aimar, partigiano impiccato. Presso la casa e panetteria Garzino, in piazza Risorgimento, angolo via Deportati ebrei, si ricorderà il partigiano Mario Garzino, mentre all'antico ingresso del ghetto ebraico, il pensiero andra all’antifascista Marco Levi.  

 

 

 

VB

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