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Attualità | 24 aprile 2024, 15:04

Riorganizzazione Giordano Vini in Valle Talloria, i sindacati: "Perderanno il lavoro 44 dipendenti"

Questa mattina il gruppo vinicolo Italian Wine Brands Spa, a cui fanno capo da alcuni anni le attività della storica cantina di Diano d'Alba, ha comunicato l'intenzione di eliminare il reparto di teleselling e di spostare le attività di produzione in provincia di Verona

La storica sede della Giordano Vini a Valle Talloria

La storica sede della Giordano Vini a Valle Talloria

La decisione del gruppo vinicolo Italian Wine Brands Spa di riorganizzare la propria attività a Calmasino di Bardolino (Verona) e di chiudere il reparto di teleselling avrà pesantissime ripercussioni sul futuro dei lavoratori della Giordano Vini di Valle Talloria.

A delineare lo scenario è Giancarlo Tocchi, sindacalista Flai-Cgil: "Oggi l'azienda ha messo alla porta 24 persone, quelle che si occupavano del teleselling, ma sono coinvolti anche 20 lavoratori dipendenti dell'Italian Wine Brands che dovrebbero spostarsi in Veneto per non perdere il posto, una presa in giro".

Tocchi prosegue in maniera molto chiara: "Le persone che gestiscono l'azienda non finiscono mai di stupirci per la capacità di fare delle procedure di un certo tipo. Ora l'impatto è molto forte, 44 famiglie dall'oggi al domani si ritrovano senza lavoro. Ai dipendenti del teleselling è stato già chiesto oggi di stare a casa, anche se c'è una continuità di retribuzione. Verranno licenziate nel momento in cui ci sarà l'esternalizzazione dell'attività. Ora cercheremo di coinvolgere le varie Amministrazioni, la Provincia e la Regione per poter riqualificare questo personale. Non si può vivere di sola Naspi, siamo molto preoccupati".

Aggiunge Antonio Bastardi, della Fai Cisl: "Questa  mattina abbiamo avuto un'assemblea urgente con tutte le maestranze di Giordano Vini e IWB per i temi relativi all'esubero dei lavoratori e lavoratrici (24 persone Giordano Vini) e al trasferimento collettivo di IWB a Bardolino (20 persone). La situazione per quanto riguarda questi lavoratori è insostenibile, abbiamo richiesto un incontro urgente in sede di Confindustria Cuneo. Valuteremo tutte le azioni a sostegno di queste lavoratrici e lavoratori".

Le Segreterie di Fai/Cisl - FLAI/Cgil - Uila/Uil, unitamente alle RSU, hanno indirizzato una nota rivolta ai dipendenti dell'Azienda Giordano Vini e a quelli dell'Azienda Iwb Italia (Ex Giordano Vini).

Ai primi hanno spiegato le motivazioni esplicitate per i licenziamenti collettivi: "Sono dovute unicamente a circostanze economiche difficili, a fatturati che negli ultimi 3 anni sono in fase decrescente e che hanno portato l’azienda a prendere la decisione di esternalizzare tutto il reparto 'vendita' del Teleselling".

La seconda parte è dedicata alla contrarietà per una decisione "presa alla leggera,. che non ha tenuto conto della drastica ricaduta che avrà sui lavoratori, la maggior parte storici e sulle loro famiglie, ripercussione che vedremo riversarsi anche a livello sociale in tutto il territorio albese".

Un modo di fare non nuovo, scrivono i sindacati: "Avevano millantato promesse di mantenimento di tutte le attività produttive e di vendita sul sito Albese, vantando come unicità e valore inestimabile la professionalità delle lavoratrici del Teleselling che oggi senza alcun preavviso si vedono recapitare una lettera a mano dove vengono esonerate dal oro lavoro seduta stante".

L'ultima parte del messaggio è dedicata al presente: "Come sindacato ci siamo da subito attivati per convocare “i tavoli” di trattativa necessari per minimizzare l’impatto di questa transizione e garantire che i diritti di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori siano rispettati pienamente. Metteremo in atto tutte le azioni possibili chiedendo la massima solidarietà nella lotta alle lavoratrici e ai lavoratori non ancora coinvolti in questa tornata di licenziamento".

Anche nella seconda lettera viene stigmatizzato il comportamento dell'azienda: "Ancora una volta si sono beffati di noi che erroneamente gli abbiamo dato fiducia, forti della nascita del più grande gruppo vitivinicolo italiano e ancora una volta ci siamo trovati di fronte ad una direzione illusoria e inumana nei confronti di quelli che vengono amichevolmente chiamati colleghi ma che nel concreto non lo sono visto che la loro busta paga porta un nome simile ma diverso da Iwb Italia. Solo pochi mesi fa durante la procedura di incorporazione della produzione di Valle Talloria in Iwb Italia, avevano millantato promesse di mantenimento di tutte le attività produttive e di vendita sul sito Albese, vantando come unicità e valore inestimabile la professionalità dei lavoratori e del marchio Giordano legato strettamente al territorio. Oggi tutto questo non ha più valore".

Le motivazioni esplicitate sono dovute unicamente a circostanze economiche difficili, "che hanno portato l’azienda a prendere la decisione di trasferire la produzione dalla sede storica di Valle Talloria d’Alba, alla sede legale di Enoitalia S.p.A (magistralmente mascherata dal vicepresidente del gruppo ITALIAN WINE BRAND S.p.A., nonché ex propietario di Enoitalia S.p.A oggi IWB ITALIA".

 

 

redazione

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