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Politica | 29 aprile 2024, 20:01

Caos in Consiglio a Cuneo, Centro per Cuneo lascia la seduta: “Serve verifica di maggioranza”

A scatenare la presa di posizione del gruppo (tra le anime principali della maggioranza a sostegno della sindaca Manassero) un confronto sul tema delle nomine in Fondazione CRC. Le minoranze insorgono: “Vergognoso e irrispettoso. Si apre la crisi politica”

Caos in Consiglio a Cuneo, Centro per Cuneo lascia la seduta: “Serve verifica di maggioranza”

Un’urgente verifica di maggioranza”: è questa la richiesta che i consiglieri comunali del gruppo di maggioranza Centro per Cuneo hanno addotto ufficialmente a spiegazione dell’abbandono della prima seduta del Consiglio comunale di questo aprile.

A scatenare la reazione – secondo i consiglieri stessi - “il confronto odierno dei gruppi della coalizione sul tema Fondazione CRC”. “Per evitare ulteriori incomprensioni, attendiamo la convocazione del coordinamento di maggioranza e abbandoniamo i lavori di questo Consiglio comunale”.

Si apre la crisi politica

A seguito della presa di posizione del gruppo, in Consiglio è scoppiato letteralmente il caos, con l’interruzione effettiva dei lavori durante l’intervento dell’assessore Alessandro Spedale sull’interpellanza su villa Invernizzi presentata da Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni).

La maggior parte della minoranza è, conseguentemente, insorta: “Robe da pazzi”, ha commentato Giancarlo Boselli. Parole forti, particolarmente, tra Franco Civallero e Claudia Carli: “Se ci sono le condizioni per proseguire la seduta è valida. Le valutazioni di merito dei singoli membri del Consiglio sono assolutamente valide”.

Boselli, Beppe Lauria, Claudio Bongiovanni e Ugo Sturlese commentano l’accaduto con forza chiedendo l’interruzione del Consiglio comunale: “C’è l’apertura virtuale di una crisi,  un atto pesantissimo fatto in un momento grave per la città e in termini davvero  vergognosi e sprezzanti nei confronti di tutti i consiglieri. Mai si è vista una cosa del genere, in campo politico. Signora sindaca, prenda un’iniziativa”.

Il presidente del Consiglio Marco Vernetti ha conseguentemente sospeso i lavori del Consiglio. Al ritorno, il presidente ha proceduto alla conta dei presenti, risultati quindici: a fronte del fatto che il numero legale minimo per proseguire con l'attività amministrativa è di diciassette persone, la seduta è stata dichiarata deserta, sospesa e ad aggiornata a domani.

"A questo condizioni, noi, non parteciperemo al prosieguo dei lavori - ha aggiunto in conclusione Sturlese - : sia chiaro che, qui, siamo davanti a una vera e propria crisi politica".

Simone Giraudi

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