Sport - 30 aprile 2024, 07:10

Judo, al Gran Premio Giovanissimi di Leinì 10 rappresentanti dell'ASD Judo Mondovì

Ottimi i risultati dei monregalesi con due ori, conquistati da Colombo Arturo e Colombo Ettore, tre argenti, grazie a Blengini Pietro, Basso Edoardo e Botta Camilla e quattro bronzi, ottenuti da Gallo Adele, Camalleri Edoardo, Ajraldi Riccardo e Berutti Aurora

I giovani partecipanti al GP di Leinì

I giovani partecipanti al GP di Leinì

Domenica 28 aprile 2024, presso il Pala Maggiore di Leinì (TO), 457 giovani campioni si sono ritrovati al Gran Premio Giovanissimi Judo Piemonte, aperto alle categorie Ragazzi M/F (2013/2014), Bambini B M/F (2017 / 2018) e Fanciulli M/F (2015 / 2016). Dieci i rappresentanti dell’ASD Judo Mondovì, con ben due atleti alla prima esperienza. Giornata intensa e ricca di emozioni, caratterizzata da sfide, innanzitutto personali prima che agli avversari.

Ottimi i risultati dei monregalesi con due ori, conquistati da Colombo Arturo e Colombo Ettore, tre argenti, grazie a Blengini Pietro, Basso Edoardo e Botta Camilla e quattro bronzi, ottenuti da Gallo Adele, Camalleri Edoardo, Ajraldi Riccardo e Berutti Aurora. Sfortunato Adragna Riccardo costretto, per motivi di salute, a dare forfait.

Apprezzamento espresso dal Maestro Alessandro Brizio, soddisfatto dalla bellissima giornata di sport ma, soprattutto, dal costante impegno nel cammino annuale intrapreso da questi giovanissimi judoka. L’agonismo è una parte importante di questi eventi, ma non è e non deve essere l’unica. Così Alessandro, insieme ad Elisa Serra, nello scorso mese di aprile, si è diplomato in ‘Specializzazione nella Didattica delle discipline Federali per l’Infanzia’, finalizzata all’educazione dei bambini, nelle fasce 3-5 anni.

L’approfondire ed ampliare le proprie competenze è alla base del progresso sportivo, ma necessita di studio, formazione ed acquisizione di conoscenze teoriche e scientifiche specifiche.

In ogni ambito del percorso formativo, che si fonda sull’aspetto educativo dell’allenamento e sul suo effetto nello sviluppo neuropsicomotorio del bambino, si rinnova e aumenta la consapevolezza degli insegnanti/educatori di avere a che fare con ‘il bene più fragile e prezioso’: i bambini. Si ha tra le mani, non atleti, non numeri, ma piccoli umani da formare in ogni aspetto della crescita: bambini da educare ed allenare e genitori cui fornire supporto durante il delicato periodo della seconda infanzia.

 



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