Curiosità - 30 aprile 2024, 06:49

Bra, il Rosario protagonista di maggio, il mese dedicato alla Madonna

Dalla Madonna dei Fiori e Bandito ai Salesiani, fino alla processione dell’Ausiliatrice

Il giardino di Maria, presso il Santuario della Madonna dei Fiori

Il giardino di Maria, presso il Santuario della Madonna dei Fiori

«Ecco finalmente tornato il mese della bella Mammina…»: così scriveva San Pio da Pietrelcina all’inizio del mese di maggio.

Proprio così. È da secoli, ormai, che il mese di maggio è il mese della Madonna per eccellenza. È il mese più bello dell’anno per lo splendore primaverile che lo riveste; per questo è consacrato a Colei che la Chiesa canta e loda come Tutta Bella. È il mese in cui sbocciano fragranti le rose nel tepore della ridente natura; per questo viene consacrato a Colei che la Chiesa esalta come Rosa Mistica.

Per la città di Bra, che ha eletto la Madonna dei Fiori patrona e protettrice, questo mese ha un significato ancora più bello. Un tempo in cui si moltiplicano i Rosari, i pellegrinaggi ai santuari, le suppliche, i fioretti e si sente più forte il bisogno di preghiere speciali alla “Tutta Santa”. Un bisogno che si avverte con particolare urgenza soprattutto oggi, perché torni a regnare la pace nel mondo.

L’appuntamento quotidiano con il Rosario nel mese di maggio è sempre sentito e partecipato. Le origini di questa preghiera sono tardo medioevali e il suo nome deriva dalla corona di rose, il fiore mariano per eccellenza. D’altronde la primavera ormai inoltrata suggerisce di celebrare in questo periodo la vita, la nascita e la maternità. Quale tempo migliore per affidarsi alla Madre di Dio e Madre nostra?

Sull’importanza della recita del Rosario è intervenuto spesso anche papa Francesco: «Recitando l’Ave Maria, noi siamo condotti a contemplare i misteri di Gesù, a riflettere cioè sui momenti centrali della sua vita, perché, come per Maria e per San Giuseppe, Egli sia il centro dei nostri pensieri, delle nostre attenzioni e delle nostre azioni. Sarebbe bello se, soprattutto in questo mese di maggio, si recitasse assieme in famiglia, con gli amici, in Parrocchia, il santo Rosario o qualche preghiera a Gesù e alla Vergine Maria! La preghiera fatta assieme è un momento prezioso per rendere ancora più salda la vita familiare, l’amicizia! Impariamo a pregare di più in famiglia e come famiglia».

Ed è proprio con questo intento che l’Unità Pastorale 50 ha messo a punto un ricco programma di appuntamenti che a Bra saranno un’occasione di festa. Da segnare in agenda.

Santuario della Madonna dei Fiori: recita del Rosario tutti i giorni feriali alle ore 8.30 (al termine della Messa nel Santuario antico); alle ore 17 (prima della Messa serale nel Santuario antico); alle ore 20.30 nel cortile del pruneto (eccetto la domenica) ed in caso di maltempo nel salone adiacente il giardino.

Parrocchia Assunzione Maria Vergine (frazione Bandito): recita del Rosario nel chiostro dell’oratorio (o in parrocchia in caso di maltempo) venerdì 3, 10, 17 e 24 maggio, alle ore 21, con l’animazione dei ragazzi del catechismo (al termine due chiacchiere e un caffè, mentre i ragazzi potranno giocare); venerdì 31 maggio, chiusura del mese mariano, alle ore 21, con il pellegrinaggio alla chiesa dei Terlapini con ritrovo alle ore 20.45 davanti alla parrocchia (in caso di maltempo si resterà in chiesa) e al termine rinfresco offerto dai terlapinesi.

B.V. del Rosario in Bescurone: recita del Rosario ogni lunedì e giovedì di maggio alle ore 20.45;

Villa Moffa: recita del Rosario ogni domenica di maggio alle ore 20.30;

Cappella del Croce: recita del Rosario dal lunedì al venerdì alle ore 20.45;

Cappella Fey: recita del Rosario mercoledì 29 maggio alle ore 20.30, seguirà la Messa;

San Matteo: recita del Rosario tutti i venerdì di maggio alle ore 21, mentre venerdì 31 maggio il mese mariano si chiuderà con la Messa alle ore 21;

Sanfrè: recita del Rosario lunedì, martedì, giovedì e venerdì alle ore 15.30, sabato alle ore 17.30 (Madonna del Popolo); mercoledì alle ore 15.30 (Residenza Serena); venerdì 31 maggio si chiude il mese mariano con il Rosario recitato alle ore 20.30, presso il Santuario Madonna del Popolo;

Parrocchia di Sant’Antonino: Rosario tutte le sere di maggio, alle ore 21, presso l’edicola mariana di via Vittone, dedicata a Maria Ausiliatrice;

Salesiani: Rosario tutte le sere di maggio, alle ore 21, nel cortile dell’Istituto San Domenico Savio. La preghiera diventerà preludio e preparazione alla processione di Maria Ausiliatrice, in programma domenica 26 maggio, alle 20.45, nel quartiere Oltre-ferrovia. Buona preghiera a tutti.

Perché maggio è considerato il mese mariano

Le prime pratiche devozionali legate in qualche modo al mese di maggio risalgono al XVI secolo. In particolare, a Roma San Filippo Neri insegnava ai suoi giovani a circondare di fiori l’immagine della Madre e a cantare le sue lodi.

Nel 1677 il noviziato di Fiesole fondò una sorta di confraternita denominata “Comunella”, che metteva in atto riti popolari molto semplici, nutriti di preghiera in cui si cantavano le litanie e s’incoronavano di fiori le statue mariane. Alla natura, regina pagana della primavera, iniziava a contrapporsi, per così dire, la “regina del cielo”. E come per un contagio virtuoso quella devozione cresceva in ogni angolo della penisola, da Mantova a Napoli.

L’indicazione di maggio come mese di Maria lo dobbiamo però a un padre gesuita, Annibale Dionisi: un religioso di estrazione nobile, nato a Verona nel 1679. Tra le novità del testo del Dionisi, pubblicato a Parma nel 1725, l’invito a vivere e praticare la devozione mariana nei luoghi quotidiani, nell’ordinario, non necessariamente in chiesa. Questo invito spalancò le porte alla edificazione di cappelle votive e luoghi di devozione mariana sparsi nell’intera penisola, ancora oggi molto visibili anche nel mantovano.

Il resto è storia recente. La devozione mariana passa per la proclamazione del Dogma dell’Immacolata concezione (1854), cresce grazie all’amore smisurato per la Vergine di santi come don Bosco, si alimenta del sapiente magistero dei Papi.

Nell’enciclica Mense Maio, del 1965, papa Paolo VI indica maggio come «il mese in cui, nei templi e fra le pareti domestiche, più fervido e più affettuoso dal cuore dei cristiani sale a Maria l’omaggio della loro preghiera e della loro venerazione. Ed è anche il mese nel quale più larghi e abbondanti dal suo trono affluiscono a noi i doni della divina misericordia».

Nessun fraintendimento però sul ruolo giocato dalla Vergine nell’economia della salvezza, «Giacché Maria - scrive ancora papa Montini - è pur sempre strada che conduce a Cristo. Ogni incontro con lei non può non risolversi in un incontro con Cristo stesso».

Silvia Gullino

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