“Mi porti da fumare? Ti do una ‘bomba’ a 20 euro”, “A quanto mi vendi il fumo? 150 euro per 17 grammi”. Sono solo alcune delle chat che i Carabinieri estrapolarono dai suoi tre cellulari quando, nel corso di un’indagine parallela per furto, venne indagato anche per spaccio di droga.
Ad averlo tradito, proprio quelle conversazioni esplicite che intratteneva con alcuni dei compratori, cinque ragazzi tra i 20 e i 25 anni tranne uno, che all'epoca era minorenne.
Per questo motivo J.R.M., un giovane di origine dominicane attualmente irreperibile, è stato condannato nei giorni scorsi in Tribunale a Cuneo a un anno di carcere e 2.000 euro di multa. I fatti di cui il 22enne ha dovuto rispondere, risalgono nel dicembre 2020, proprio quando “la banda dei Pc”, di cui J.R.M. faceva parte quando era minorenne, aveva lasciato la comunità col fiato sospeso per mesi perpetrando furti in serie nelle scuole di Cuneo. Il 30 dicembre di quell’anno erano stati 70 i computer rubati.
Per lui, la difesa aveva chiesto il riconoscimento della tenuità del fatto.