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Economia | 30 aprile 2024, 14:52

Nasce a Cuneo la prima comunità energetica rinnovabile della galassia Confartigianato

Obiettivo aprirsi al sistema delle imprese e del consumatore in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta

Confartigianato Imprese di Cuneo, la seconda in Italia per numero di imprese associate, investe nella sostenibilità ambientale e promuove, prima in Italia, una CER, denominata CER-a (come “artigianato”), costituita in forma di associazione munita di personalità giuridica, per agevolare la fornitura di energia prodotta da impianti fotovoltaici al tessuto imprenditoriale della provincia e, a tendere, del Piemonte.

Con una governance che vede quali associati fondatori Associazione Artigiani della Provincia di Cuneo Service Srl, Confartigianato Cuneo Donarti - Ente del Terzo Settore (che svolge attività finalizzata al sostegno e all’utilità sociale solidale) e l’Associazione FabLab Cuneo (che promuove le attività di “fabbricazione digitale” e lo sviluppo sostenibile di imprese ed iniziative che riguardano il territorio dove esse operano), la CER opererà  mediante l’articolazione di singole configurazioni locali, attinenti a singole “cabine primarie”, per l’immissione e il prelievo di energia elettrica dalla rete, procedendo all’autoconsumo individuale in loco da parte di quegli associati muniti di impianto, e di “distribuzione” attraverso la rete a quanti aderiscono all’iniziativa, quali semplici consumatori finali.

La CER è rivolta alle piccole e medie imprese (Pmi), ma “aperta” all’adesione di quanti vogliano partecipare (privati cittadini, enti pubblici). La finalità della CER è di consentire ai propri componenti un importante risparmio sui costi dell’energia, e contemporaneamente di utilizzare – anche per fini solidaristici – gli incentivi erogati dal GSE. Nell’ultimo quadriennio Confartigianato ha deciso di puntare decisamente sulla sostenibilità energetica, quindi di accompagnare le imprese in un percorso che impone oramai la comunità europea, che ha delle date molto precise e molto serrate. Si parla di arrivare sostanzialmente a un'emissione di CO2 pari a zero, comunque bilanciata entro il 2050.

Franco Roagna, presidente della CER-a ha ricordato che “uno degli obiettivi della CER è la ridistribuzione sul territorio per contrastare  la povertà energetica. Ciò comporta che una parte importante dell'incentivo dovrà avere  finalità sociali nell'ambito dell'energia”. Tra i progetti di sviluppo vi è anche l’espansione in tutto il Piemonte, la Valle d’Aosta e la Liguria. Questo, ha ricordato Roagna “in ragione del fatto che la legge ci permette di avere in realtà un ambito molto più ampio, fino anche a tutto il Nord Italia, dove potremo costituire delle 'sotto-CER', ovvero delle configurazioni che faranno capo alla CER-a principale, e che avranno come ambito quello della cabina primaria”.

Michele Quagliavicepresidente provinciale, ha ricordato che “Confartigianato Cuneo rappresenta oltre 9.600 aziende artigiane e PMI sul territorio della provincia. Siamo suddivisi in 12 zone, fatto che ci permette di avere un rapporto molto stretto e di erogare servizi importanti dalla sicurezza all'ambiente, oltre al fiscale. Questo progetto nasce come modello avanzato di condivisione. Proprio la natura aperta della CER consente di integrare altri soggetti espressione del mondo imprenditoriale e della società civile.  L'esempio più eclatante in Europa è quello della Danimarca, dove un gruppo di privati cittadini ha costituito una comunità energetica per venire incontro a spinte e sensibilità ambientaliste, costituendo un parco fotovoltaico. Crediamo in questo modello e vogliamo applicarlo anche in Piemonte”.

Secondo Joseph Meineri Direttore generale Confartigianato Imprese, “per il successo del progetto è stato fondamentale il lavoro condotto da Environment Park, società per l’innovazione ambientale con un primo studio sulle cabine primarie di Cuneo, Mondovì e Savigliano propedeutico alla costituzione della CER. È ora in corso una seconda indagine su altre tre cabine (rispettivamente sull'area del Fossanese, del Braidese e di Canale e Montà) che presenteremo a partire dal 16 maggio per permettere a imprese e cittadini di valutare la fattibilità dell’ingresso all'interno della CER. Attraverso una approfondita analisi dove viene esaminato un campione di aziende artigiane sarà possibile conoscere i loro profili di consumo e, conseguentemente, installare impianti fotovoltaici e quale convenienza ne deriva aderendo a una comunità energetica”.

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) destina 2,2 miliardi di euro per “promuovere” lo sviluppo di CER con appositi finanziamenti che riguardano impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili. Il provvedimento prevede due misure, cumulabili tra loro: l’erogazione di un contributo a fondo perduto massimo del 40% delle spese ammissibili e una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa. Per ottenere il contributo a fondo perduto, le CER richiedenti non possono essere ubicate in un Comune con una popolazione superiore ai 5 mila abitanti, mentre la tariffa incentivante è rivolta a tutto il territorio nazionale. Indubbiamente gli incentivi del PNRR, a cui si aggiunge anche un contributo regionale, sono buoni "stimoli", ma l'intento della nostra iniziativa è quello di avviare una reale processo di transizione ecologica attraverso un cambio di mentalità tradotto con iniziative concrete e sostenibili.

Il supporto giuridico per la costituzione della CER-a è stato fornito dagli avvocati David Colombini e Andrea Perino di WSL – Weigmann Studio Legale.

Con i suoi 9.653 associati Confartigianato Cuneo si colloca al secondo posto in Italia per numero di addetti. Nella provincia di Cuneo sono 16.922 le imprese artigiane iscritte alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Cuneo. Per quanto riguarda invece le aree categoriali, spiccano quella edilizia (1950), impianti (1432), mobilità (1100), meccanica (894), salute e benessere (678), legno e arredo (507), alimentazione (483), informatica e comunicazione (225), moda (167). Nel corso del 2021 il valore aggiunto dell'artigianato a prezzi base e correnti per branca di attività economica ha complessivamente raggiunto 1,865 miliardi Euro dei 9,301 dell’intera regione Piemonte.

Comunicato stampa

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