Cronaca - 01 maggio 2024, 19:55

Fossano e il mondo della cultura piangono la scomparsa di Luca Bedino, originale ed estroso archivista

Nel suo ultimo post una riflessione sulla vita, che definisce "terribile e meravigliosa". Sul manifesto funebre una frase in latino con traduzione: "Tra tutte le beatitudini la libertà interiore osservo"

Fossano e il mondo della cultura piangono la scomparsa di Luca Bedino, originale ed estroso archivista

La città di Fossano e il mondo della cultura piangono Luca Bedino, morto nella mattinata di oggi primo maggio all'età di 55 anni, a causa della grave malattia che da qualche tempo lo affliggeva.

Direttore dell'archivio storico della Città di Fossano, primo di quattro figli, vantava una formazione legata agli studi archivistici, arricchita dallo studio della paleografia latina.Conseguita la laurea in Storia con il professor Massimo Firpo, venne scelto come archivista storico di Fossano.

La sua attività, oltre le mura dell'archivio, spaziava tra convegni, studi e ricerca pura, oltre a numerosissimi progetti legati a mostre storico-artistiche ed eventi culturali e teatrali. E ancora: la toponomastica storica e il grande contributo alla pubblicazione dei volumi sulla storia della Città degli Acaja editi dalla Cassa di risparmio di Fossano, oltre a innumerevoli collaborazioni con università italiane e europee.

Aveva lavorato anche come curatore all'allestimento di diverse mostre organizzate presso il Castello di Racconigi. L'estro artistico di Luca Bedino lo aveva visto anche punto di riferimento per la compilazione di un gran numero di pergamene destinate a eventi di svariate tipologie.

Difficile raccogliere in poche righe ciò che Luca Bedino è stato, è e sarà sempre per la comunità fossanese in termini di cultura, competenza e vivacità intellettuale! 

In una delle ultime sue attività in ordine di tempo ha espresso ancora una volta la propria grande generosità accompagnando lo storico Carlo Greppi, insieme al direttivo ANPI locale, nella ricostruzione della vicenda umana del Giusto tra le Nazioni Lorenzo Perrone.

Poche settimane fa, da colto conoscitore e utilizzatore di strumenti digitali come blog e social network, aveva colpito i tanti che lo conoscevano con un lucido messaggio pubblicato online a propria firma: 

"Amici, finora sono stato alquanto restio nel palesare la mia condizione di salute pubblicamente ma, come una candela che poco a poco va consumandosi, mi ritrovo in balia di un soffio di vento, il quale, da un momento all’altro, può spegnerla senza che si annichilizzi di suo, come dovrebbe essere naturalmente se il Fato non decidesse un’alternativa, un bello scherzo del destino.

Proprio questa precarietà, nonché la straordinaria vicinanza di tantissimi, mi spinge - senza la presunzione di voler insegnare chissà che verità di fede rubando il mestiere altrui – a invitarvi a pensare con maggior frequenza alla morte. Argomento “tabù” per eccellenza, eppure è in questo frangente che constato quanto tempo passiamo d’ordinario convinti che essa verrà chissà quando; che le giornate possano trascorrere sprecando le ore; che i legami più belli abbiano un second’ordine rispetto a futilità appaganti sul momento ma che in nulla siano paragonabili al vivere intensamente ogni istante con chi si ama. Lo si ritiene un attributo scontato.

La vita è terribile e meravigliosa nello stesso tempo: terribile quando scopri di essere talmente insignificante nel grande Ordine dell’Universo da non poterla influenzare nella sua durata… meravigliosa nel momento nel quale appuri che ogni ora è un tesoro di esperienza, una boccata d’aria fresca, un raggio di luce nel buio delle avversità.

Viverla nella sua pienezza comprende guardare alla sua fine e magari, come disse Augusto: "la commedia è finita: applaudite!"

Questo era Luca Bedino.

E sono davvero innumerevoli i messaggi di cordoglio lasciati sui social nelle ultime ore da fossanesi e non, che lo hanno incrociato nella propria vita e attività.

Lascia la moglie Sabina e la figlia Matilde, oltre alla mamma Giusy, le sorelle Ombretta e Elsa e il fratello Marco.

Domani, giovedì 2 maggio, presso il Castello degli Acaja, in sala "Barbero" verrà allestita la camera ardente a partire dalle ore 17.

Alle 19 vi si terrà la cerimonia del commiato secondo una precisa scaletta che ha curato lui stesso, mettendo tutto il suo estro anche per contestualizzare il saluto collettivo "nel momento in cui ritornerà alla Natura"

Seguirá la cremazione presso il Tempio di Magliano Alpi.

Fabrizio Biolè

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