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Attualità | 01 maggio 2024, 09:35

Morti sul lavoro, il Comune di Cuneo chiede più controlli e uno sportello per le segnalazioni a governo e Regione

Nella serata di ieri (30 aprile), in Consiglio comunale, il PD ha presentato il proprio ordine del giorno in merito. Claudia Carli: “Inaccettabile che si muoia nel praticare un diritto”

Morti sul lavoro, il Comune di Cuneo chiede più controlli e uno sportello per le segnalazioni a governo e Regione

La sicurezza sul lavoro non è costo o lusso, ma un dovere: nessuno può chiamarsi fuori dall’impegno di rendere il lavoro più sicuro, così come nessuno si può davvero arrendere all’idea che qualcuno parta la mattina per andare al lavoro e non torni più a casa”.

Parole della capogruppo dem in Consiglio comunale a Cuneo, Claudia Carli, che nella serata di ieri (martedì 30 aprile) ha presentato all’assemblea cittadina – monca, però, dell’intera forza di minoranza – l’ordine del giorno incentrato sul tema.

Carli: “Non chiamatele ‘morti bianche’”

Chiamarle ‘morti bianche’ implica che non ci sia nessuna responsabilità, o che questi morti siano senza volto o storia, persone di minore rilevanza – ha aggiunto Carli - . Quando invece sono sintomo di un problema endemico a livello nazionale: ne piangiamo ancora tanti, troppi, caduti mentre svolgevano il proprio lavoro con impegno e serietà ma senza la giusta sicurezza”.

Carli ha sottolineato come la provincia di Cuneo, in Piemonte, sia seconda per incidenza del fenomeno dopo quella di Torino: “Perdere la vita o rimanere invalidi mentre si esercita un qualunque diritto è inaccettabile – ha detto - . Quello della sicurezza sul lavoro è un problema reale fatto di casi non isolati e scollegati e che colpiscono soprattutto donne, migranti e precari. L’assenza di norme e strumenti sono le cause che meritano la nostra totale attenzione, così come gli standard di sicurezza ridotti, anche, dalla corsa al subappalto”.

Chiediamo al Consiglio di farsi portavoce con il governo perché rafforzi i controlli allo scopo di garantire l’effettivo rispetto degli standard. La Regione, poi, istituisca uno sportello a disposizione dei lavoratori per segnalazioni sul tema” ha concluso Carli.

Più controlli e meno "subappalti sfrenati"

La Repubblica italiana è fondata sul lavoro, certo, ma deve darti da vivere e quanto meno non ucciderti – ha aggiunto la consigliera Flavia Barbano (Centro per Cuneo) - . Quello dei decessi sul lavoro è un dramma sociale e umano la cui soluzione dev’essere di primaria importanza per le istituzioni, l’industria e il paese intero. Basta con comportamenti sciocchi, i subappalti con gare a ribasso che sono una vergogna indescrivibile e la mancanza di cultura della prevenzione: le regole esistono, servirebbe imparare a rispettarle e non a interpretarle soltanto”.

Dello stesso parere Antonino Pittari (Gruppo misto di maggioranza), che ha aggiunto: “Il numero degli ispettori del lavoro, e la loro motivazione soprattutto economica, sono tra i punti centrali del tema”.

Carlo Garavagno (PD) ha risposto a Barbano sottolineando come “il territorio sia molto attento sul tema della prevenzione e dell’informazione, specie verso i più giovani: sul territorio di Cuneo sono state già erogate ottomila ore di formazione per circa duemila allievi”.

L’approvazione con l’unanimità dei presenti

A conclusione del dibattito è intervenuta, anche, la sindaca Patrizia Manassero: “Il primo maggio è una data importante per il nostro Paese e io la celebrerò prendendo parte alla tradizionale manifestazione delle sigle sindacali, alle quali porterò questo nostro contributo. La partita della sicurezza sul lavoro è davvero importante e sinceramente grave, e merita di essere affrontata con buone politiche”.

L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità dai presenti.

Simone Giraudi

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