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Politica | 07 maggio 2024, 09:53

Terremoto politico in Liguria: arrestato Giovanni Toti, presidente della Regione

In manette anche Signorini e Spinelli, esponenti dell'imprenditoria regionale. Signorini è amministratore delegato e direttore generale di Iren. L'inchiesta delle Fiamme Gialle nasce da presunte mazzette legate al porto e a Esselunga

Da sinistra Toti, Signorini e Spinelli

Da sinistra Toti, Signorini e Spinelli

Un'ampia operazione anticorruzione scuote questa mattina vertici politici e imprenditoriali della Liguria. La Guardia di Finanza di Genova, su ordine del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Genova, ha messo in atto diverse misure cautelari, sia personali sia reali, rispondendo a una richiesta datata 27 dicembre 2023 dalla Procura della Repubblica.

Tra gli indagati spiccano figure di alto profilo: Giovanni Toti, attuale presidente della Regione Liguria e Paolo Emilio Signorini, amministratore delegato e direttore generale di Iren. Entrambi sono accusati di corruzione legata all’esercizio delle loro funzioni e a presunti atti contrari ai doveri d'ufficio.

Le accuse si estendono anche ad Aldo e Roberto Spinelli, rispettivamente imprenditore nel settore logistico e immobiliare, con il primo agli arresti domiciliari e il secondo sottoposto a divieto di esercitare attività imprenditoriali. Le indagini hanno rivelato presunte corruzioni per favorire affari privati legati alla trasformazione di aree pubbliche e l'accelerazione di pratiche burocratiche.

Mauro Vianello, operante nel Porto di Genova, e Francesco Moncada, consigliere di Esselunga Spa, sono anch'essi destinatari di divieti simili, accusati di aver offerto vantaggi economici in cambio di favori politici. Matteo Cozzani, capo di gabinetto di Toti, è accusato di corruzione elettorale aggravata, con presunti legami con il clan mafioso Cammarata di Riesi.

Il Gip ha inoltre ordinato il sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie per un valore complessivo superiore a 570 mila euro, considerati frutto dei reati di corruzione. Le indagini hanno beneficiato di tecniche investigative avanzate, tra cui intercettazioni e pedinamenti, e sono ancora in corso ulteriori perquisizioni.

Arturo Angelo Testa e Italo Maurizio Testa, rappresentanti della comunità riesina di Genova, e Venanzio Maurici sono accusati di corruzione elettorale con l'aggravante di favorire l'attività della mafia, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi.

L'indagine, originata da atti della Procura della Spezia, si è focalizzata inizialmente sulla corruzione elettorale per poi estendersi a implicazioni di corruzione più ampie nella gestione delle funzioni pubbliche. Le tecniche di indagine hanno incluso intercettazioni e pedinamenti, evidenziando una rete di corruzione che intreccia politica, affari e criminalità organizzata.

Le accuse contro il Presidente della Regione Liguria
Il governatore Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, è al centro delle accuse di aver ricevuto somme di denaro da Aldo e Roberto Spinelli. Secondo la Procura, il flusso di denaro ammonta a 74.100 euro, distribuiti in quattro tranche:

40.000 euro tra l'8 e il 9 dicembre 2021,
15.000 euro il 25 maggio 2022,
15.000 euro l'8 settembre 2022,
4.100 euro il 10 marzo 2023, come parte della partecipazione a una cena elettorale.

Questi pagamenti, effettuati al "Comitato Giovanni Toti", sono descritti come parte di un accordo per influenzare decisioni amministrative chiave, inclusa la trasformazione di aree pubbliche in private, l'accelerazione di pratiche edilizie e il rinnovo di concessioni portuali a favore delle imprese Spinelli.

Le decisioni amministrative in questione includono la trasformazione della spiaggia di Punta Dell’Olmo da pubblica a privata, l'accelerazione di una pratica edilizia per un complesso di interesse per gli Spinelli, e il rinnovo trentennale di una concessione al Terminal Rinfuse Genova S.r.l., controllato in parte dagli Spinelli. Inoltre, è stata facilitata l'assegnazione di spazi portuali e la regolarizzazione di occupazioni abusive di aree demaniali.

Parallelamente, Matteo Cozzani, capo di gabinetto di Toti, e Francesco Moncada di Esselunga Spa, sono accusati di aver partecipato a un sistema di finanziamenti illeciti tramite il pagamento occulto per annunci pubblicitari durante la campagna elettorale del 12 giugno 2022, con la promessa di sbloccare pratiche commerciali pendenti per Esselunga.

Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, è accusato di aver ricevuto da Aldo Spinelli benefici monetari e in natura, inclusi soggiorni di lusso a Montecarlo, pagamenti in contanti, e l'offerta di una posizione retribuita dopo il termine del suo mandato amministrativo. In cambio, Signorini avrebbe favorito Spinelli nelle concessioni portuali e in altre operazioni legate al porto di Genova.

Ulteriori accuse di corruzione elettorale coinvolgono Italo Maurizio Testa e Arturo Angelo Testa, rappresentanti della comunità riesina di Genova, che avrebbero usato promesse di lavoro per influenzare il voto a favore della lista "Cambiamo con Toti Presidente" durante le elezioni regionali del 2020. Queste azioni, effettuate in concorso con altri, sono aggravate dall'associazione con attività mafiose, rappresentate dal clan Cammarata.

Redazione

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